Capocannoniere in Serie A e flop al Milan, ha deciso di cambiare mestiere | “Vendo accessori per cellulari”
Lo sliding doors di un ex capocannoniere di Serie A, flop nel Milan, che ha deciso di cambiare radicalmente vita. Ecco cosa fa.
Un po’ idoli, un po’ campioni, comunque sempre sulle pagine dei quotidiani, cartacei e online, in campo. Onesti lavoratori una volta appesi i fatidici scarpini al chiodo. È questa la prassi che va per la maggiore quando si diventa un giocatore di calcio, più o meno affermato.
Prendete Lucas Podolski, un talento cristallino tedesco che in patria ha incantato i palcoscenici della Bundesliga, ottenendo grandi riconoscimenti anche con la maglia della nazionale teutonica, anche se con l’Inter doveva essere il grande acquisto del mercato invernale nerazzurro, ma fu una meteora.
Ebbene, il Principe Podolski una volta terminata la carriera (ottima) da giocatore ne ha iniziata una’altra che sta fruttando milioni di euro. Come? Grazie a più di 30 ristoranti di Kebab sparsi per la Germania. Non tutti diventano milionari.
Il Profeta Hernanes, per esempio, dopo una grande esperienza alla Lazio, veste la maglia dell’Inter, una stagione e mezza con pochi alti e tantissime bassi. Idem con la Juventus. Meglio come produttore di vini, non sarà milionario come Podolski, ma ha anche un ristorante in Piemonte, il Cà del Profeta.
Tutto e il suo esatto contrario
Anche la carriera di Marcio Amoroso si è sviluppata sulle montagne russe. A Udinese i suoi migliori anni in Italia, con annesso titolo di capocannoniere, anche se non fu tutto rose e fiori. “All’inizio non giocavo, così chiesi a Pozzo di andar via”. È stato proprio il brasiliano a rivelarlo, in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport.
“Avevamo trovato un’intesa con il Valencia – racconta – il presidente era d’accordo, ma disse di aspettare un mese perché eravamo a corto di attaccanti”. Ci pensò Alessandro Calori a fargli scattare la molla. “Quando giocammo con la Fiorentina mi disse che se non avessi segnato due gol, mi avrebbe preso a calci nel sedere”. Da lì in poi Amoroso sbocciò. Tutto, e il suo esatto contrario.
Una nuova vita
Dopo esser stato capocannoniere con l’Udinese e aver vissuto una bella esperienza anche al Parma. Galliani portò Marcio Amoroso al Milan: bastarono 3 milioni per riportarlo in Italia dal Borussia Dortmund. Ma a San Siro il brasiliano risultò un vero flop.
Oggi Amoroso ha cambiato completamente vita. Un po’ procuratore, ha fondato tre start up, studia e produce vino. Ma soprattutto si è dato all’elettronica: “Per un po’ ho costruito case – rivela – ho un’azienda che vende accessori per cellulari. Caricatori, cavi, auricolari”. Da goleador a imprenditore, il passo è breve.