Ha commesso un errore madornale: l’arbitro Colombo fermato 2 mesi | Nessuna pietà dall’AIA
L’arbitro Andrea Colombo fermato per due mesi: arriva la decisione nei confronti del fischietto del match Lazio-Juventus
Si ritorna a parlare dell’ottava giornata di campionato che si è svolta nell’ultimo weekend. Ed anche in questa occasione non sono mancati gli errori arbitrali che, oltre a far infuriare i tifosi, hanno fatto storcere il naso ai club che si sono sentiti vittime.
Non solo quelli che si sono verificati in Napoli-Inter ed Udinese-Lecce, ma anche in Lazio-Juventus c’è stato più di qualche episodio discusso. Il direttore di gara di quell’incontro è stato il fischietto inquadrato in foto, Andrea Colombo.
La prestazione dell’arbitro, della sezione di Como, non è andata affatto giù ai sostenitori bianconeri che lo hanno ampiamente criticato. Troppi gli errori commessi dal classe ’90.
Non si tratta affatto del primo errore che ha commesso (per carità siamo tutti esseri umani e nessuno è perfetto). Anche l’AIA non è rimasta a guardare ed ha deciso di squalificarlo per ben due mesi.
Errori gravissimi, Colombo squalificato due mesi: l’AIA non ha avuto pietà
Andrea Colmbo squalificato due mesi. A dire il vero si tratta di una sanzione che ha già smaltito. Per il semplice motivo che si tratta di una decisione presa dall’AIA in passato. Bisogna tornare indietro di qualche anno, precisamente nel 2018, quando l’allora 28enne Colombo venne designato per un match del campionato Primavera: quello tra Milan e Chievo Verona.
Secondo quanto annunciato dal quotidiano “La Nazione” in quella gara Colombo avrebbe tenuto un comportamento provocatorio e denigratorio nei confronti di alcuni giocatori della squadra di casa. Ad uno di loro lo avrebbe preso di mira visto che portava l’apparecchio ai denti. Un altro lo ha definito “grasso”. Tra le vittime anche Daniel Maldini, attualmente all’Atalanta, figlio dell’ex dirigente Paolo.
Decisione inevitabile, comportamento irrispettoso: Colombo squalificato
In merito a ciò la Procura Federale decise di infliggergli una squalifica di due mesi. Il tutto è stato motivato con “frasi inopportune dal contenuto denigratorio e provocatorio“. Tra i calciatori “vittime” del fischietto comasco figurano i nomi di: Alessandro Sala, Riccardo Tonini, Frank Cedric Tsadjout e Marco Romano Frigerio).
Nonostante quell’episodio spiacevole la carriera di Colombo è andata avanti. Fino a quando non ha fatto il suo esordio in Serie A. Adesso viene addirittura considerato come uno dei migliori arbitri italiani ed anche internazionale.