Conte-Juventus subito dopo lo scudetto: “I giocatori sanno tutto” I Ma a Napoli sono tutti ‘Allegri’

Conte come Spalletti: vince lo scudetto al Napoli e se ne va. Ma De Laurentiis fa spallucce: alle falde del Vesuvio sono tutti più Allegri.
Un’istantanea che vale più di mille parole, incontri, supposizioni. Il Napoli ha appena vinto il suo quarto scudetto, il secondo in tre anni. Giocatori in campo a festeggiare, tripudio di tifosi, Conte e De Laurentiis incrociano il loro sguardo in campo, in un Maradona festante.
L’abbraccio è gelido, quasi di facciata. Tra i due da gennaio è cambiato qualcosa, si è rotto l’idillio a causa di una cessione, quella pesante di Kvara, che la proprietà azzurra ha pensato bene di non sostituire. Oltre il danno, la beffa: al posto del georgiano è arrivato Okafor, mai nelle grazie di Conte, mai visto in campo.
Da lì Antonio Conte è andato dritto per la sua strada, non perdendo la voglia di vincere uno scudetto a cui nessuno dava credito, ribaltando i pronostici tutti appannaggio di un’Inter che s’è fatta male da sola. Anzi, trovando nuovi stimoli.
Ma dopo il trionfo sono uscite fuori tutte quelle criticità che porteranno Conte e De Laurentiis a salutarsi a Ischia, dove stanno festeggiando, nello stesso albergo, lo scudetto sì del Napoli, ma anche il compleanno del presidente.
Due destini che si disuniscono
“Conte resta? Uno deve stare bene in un certo ambiente, se non sta bene e lo soffre deve cambiare aria. Questo è capitato con Spalletti. Con Conte c’è un rapporto straordinario di rispetto reciproco e grande professionalità, perciò lo ringrazio. Adesso chi vivrà vedrà“. Non sembrano parole proprie di chi sta per incontrare l’allenatore per continuare insieme l’avventura.
Anche perché su Antonio Conte c’è fortissima la Juventus. Non una squadra qualsiasi per l’allenatore salentino, che nella Torino bianconera è stato prima capitano e simbolo da giocatore, poi l’allenatore una nuova epopea nel triennio 2011-14.

Stavolta nessun errore
Potrebbe finire come con Spalletti, altro allenatore che ha vinto a Napoli, andandosene un secondo dopo, nonostante Conte abbia in essere un triennale. Andare muro a muro con De Laurentiis si rischia di farsi male. Ma stavolta potrebbe essere diverso.
Onde evitare un altro Rudi Garcia-bis, infatti, ADL avrebbe subodorato il malcontento di Conte, guardandosi attorno con largo anticipo e preferendo andare sul sicuro con Max Allegri, già incontrato in un paio di occasioni a Napoli. Stavolta niente casting, sottolinea Tuttosport, ADL ha una grande stima di Allegri, lo voleva prima ancora dell’arrivo di Spalletti. Stavolta i tempi sono maturi. Non prima della resa dei… Conte.