Adiòs, me ne vado. Certo, ma prima cosa fa concilia? Cristiano Ronaldo chiude definitivamente i rapporti con la Spagna, lasciando alla Agenzia delle Entrate qualcosa come 18,8 milioni di euro. Oltre a pagare, il portoghese riconoscerà di aver evaso oltre 14 milioni di euro e accetterà la responsabilità penale. Quanto basta per trasformare in multa una sanzione che altrimenti avrebbe comportato due anni di reclusione (e per cui ovviamente non era prevista la detenzione). Ma a CR7 resta comunque una bella macchia sul casellario giudiziario iberico.
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CR7, un fis(i)co bestiale: Ronaldo concilia e sceglie l’Italia…
Ronaldo paga i suoi debiti al fisco e saluta la Spagna affacciandosi in Italia, dove il regime fiscale, complice la nuova legge di stabilità, lo agevola e non di poco.
AVVOCATO – Secondo AS, la questione è stata risolta dall’avvocato di Cristiano, un ex magistrato che si occuperà di tutta la vicenda. Non è neanche prevista la presenza del suo assistito. CR7 si limiterà a versare quanto deve al fisco, chissà se rateizzando la somma oppure no (anche perché le ultime due soluzioni proposte sembra siano state poco gradite dagli agenti tributari), e a pagare la parcella al suo legale. Niente di cui la Juventus debba preoccuparsi. Anzi, Torino, in questo senso, è una meta giuridicamente e fiscalmente molto ambita. E sembra che proprio i guai con l’Agenzia delle Entrate spagnola siano stati uno dei motivi scatenanti dell’addio del portoghese. Che sarebbe voluto tornare in Inghilterra, ma che alla fine ha scelto l'Italia.
FISCO – Questione di fisco: Cristiano ringrazia la nuova normativa italiana. Tutto merito della nuova legge di stabilità, che garantisce un forfait di pagamento di 100.000 per i redditi prodotti all’estero, purché si risieda da meno di dieci anni in Italia. Insomma le condizioni ci sono tutte. Ci sarebbero state anche altrove, come ad esempio in Cina, che al contrario dell'Italia non ha accordi con il fisco spagnolo. Ma andarsene a giocare la Chinese Super League non era un'opzione e quindi...viva l'Italia. Ecco secondo As il motivo della necessità di saldare le pendenze con il fisco spagnolo. Se Ronaldo avesse lasciato qualcosa in sospeso, la Spagna avrebbe potuto chiedere di bloccare lo stipendio al portoghese per pagare i debiti. Ora invece è tutto a posto. E l'avventura calcistica (e fiscale) italiana di CR7 può cominciare in tutta tranquillità.
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