Milan, un risultato a caso. 0-0. In realtà non è affatto un risultato casuale. I numeri parlano chiaro e l'asfissia dell'attacco rossonero è un problema conclamato per Pioli. Il Milan si è inceppato sul più bello, proprio quando è necessario vincere anche di misura o "cortomuso". Le famose vittorie "sporche", quelle che Pioli non assapora mai.

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Rapporto Pelikan, niente succede per caso: Milan, senza gol non si vince
I numeri parlano chiaro e l'asfissia dell'attacco rossonero è un problema conclamato per Pioli.
PAREGGIO - Lo 0-0 è un risultato piuttosto frequente fra i rossoneri negli ultimi tempi fra i rossoneri. Si è ripetuto due volte negli ultimi 180' di campionato, è il risultato che appare più volte nel 2022. Su sei pareggi maturati nel 2022, la metà sono senza reti. Uno contro l'Inter nel derby di andata di Coppa Italia, gli altri due contro Bologna e Torino. Interpretare la gara con spirito e volontà, contro avversari che ci mettono spirito e gamba, non basta. Non è solo questione di sfortuna e imprecisione.
TREND - Nelle ultime cinque gare di campionato, il Milan ha più giocato più partite che segnato gol. Tre vittorie soffertissime contro Napoli, Empoli e Cagliari, tutte per 1-0, prima del doppio mezzo paso falso. Totale, 3 gol in 5 partite. Se si abbracciano le ultime 10 giornate, il Milan ha totalizzato cinque vittorie e cinque pareggi, segnando 9 gol e subendone quattro. In sintesi: Pioli è a galla perché non perde, pur non riuscendo spesso a vincere e segnare. Segna meno di una rete a partita, ma porta comunque a casa punti e sfrutta un andamento profondamente irregolare di Napoli e Inter che hanno perso due volte a testa nelle ultime 10 partite. La politica dei piccoli passi, in un torneo dove nessuna delle battistrada infila una serie di vittorie consecutive importanti (nessuna delle prime tre in classifica ha vinto più di tre partite nelle ultime cinque) paga ma fino a un certo punto.
PROBLEMA - Resta da capire quale sia il problema legato a questa improvvisa sterilità. Talento assoluto e personalità, in generale, non c'è. Brahim Diaz è l'uomo che dovrebbe fare la differenza, ma l'ultima presenza di spessore in campo risale al derby. L'apporto di Messias è trascurabile. Leao è in piena evoluzione. Resta da aggrapparsi all'esperienza di Giroud e Ibrahimovic. A sei giornate dal termine, vincere appare assai complicato.
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