Raphinha è già entrato nel cuore dei tifosi del Barcellona. Sarà anche calcio... di luglio e neanche d'agosto, ma un gol vittoria contro il Real Madrid vale tantissimo. Il brasiliano ha parlato della sua prima rete al Mundo Deportivo alla vigilia della sfida con la Juventus.
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Raphinha: “Devo molto a Bielsa. Ronaldinho e Neymar hanno vinto qui la Champions ora tocca a me”
ESORDIO
Un esordio e un futuro da dipingere a colori. "Segnare in un Clasico è sempre una emozione unica, non riesco a spiegare cosa abbia provato. Sono felice, spero sia il primo di tanti gol in questo tipo di partite. Se sono qui, devo ringraziare Marcelo Bielsa, un allenatore che mi ha aiutato molto. A Leeds chiedeva sempre il massimo delle prestazioni. Mi ha aiutato ad arrivare in nazionale e al Barça. Se non fosse per i tuoi insegnamenti, come gruppo o individualmente, probabilmente non sarei qui. Rispetto a Xavi è diverso non possono essere paragonati perché lo stile Bielsa non è replicabile. Anche Xavi ama i fatti. Del resto non si gioca a parole, ma sul campo".

PROSPETTIVE
Esterno per passione e vocazione. I predecessori illustri, al Barcellona, non mancano. E anche Raphinha ha ambizioni importanti e non vuole essere da meno. "Da buon brasiliano amo velocità e dribbling ma so che devo essere concreto. Amo avere il pallone fra i piedi ma so anche che devo essere concreto e produttivo in termini di gol e assist. Anche senza rinunciare al divertimento". Gli esempi non gli mancano. Ce li aveva... in casa. "Da bambino, come tutti i miei coetanei, amavo Ronaldinho. Eravamo amici carissimi della sua famiglia. Gaucho era una grande calciatore ma soprattutto è una splendida persona. Mi ha insegnato tanto, da lui ho imparato a trasferire l'allegria di giocare in campo. Sia lui che Neymar hanno giocato qui a Barcellona, che comunque ha una grande tradizione di calciatori brasiliani. Basti pensare anche a Romario, Deco e Ronaldo. A livello personale, però, Ronaldinho e Neymar hanno scritto il loro nome nella storia del Barcellona vincendo la Champions. Adesso tocca a me".
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