La querelle tra Ozil e la federazione tedesca sta diventando un caso diplomatico internazionale. Normale, considerando che uno degli attori del "caso" che ha sconvolto l'estate della Mannschaft quanto, se non più dell'eliminazione dal Mondiale, è Recep Tayyip Erdogan, il presidente della Turchia. La sua stretta di mano con Ozil e Gundogan ha creato parecchie polemiche, con la richiesta di una parte dell'opinione popolare di escludere i due dalla spedizione in Russia. Alla fine ci sono andati, ma i risultati non sono certo stati soddisfacenti e al ritorno le polemiche sono ovviamente continuate. E a gettare benzina sul fuoco ci ha pensato lo stesso Ozil.
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Ozil, il governo turco appoggia la decisione di lasciare la nazionale tedesca
La querelle tra Ozil e la federazione tedesca sta diventando un caso diplomatico internazionale. E al riguardo sono intervenuti anche la cancelliera Merkel e...il portavoce di Erdogan!
REAZIONI IN GERMANIA... - Le sue dichiarazioni su Twitter, che hanno riguardato sia il caso Erdogan che il suo rapporto con la federazione e i tifosi, hanno scatenato un vero e proprio inferno mediatico. Per non parlare della scelta di lasciare la nazionale. Qualcuno...l'ha presa bene, come Uli Hoeness, che non considerava comunque buono l'apporto di Ozil alla Mannschaft. Ma visto che il caso è diventato anche politico, con accuse da parte del calciatore di razzismo e mancanza di rispetto nei suoi confronti, è intervenuta anche la cancelliera Angela Merkel, che ha accettato l'addio di Ozil alla maglia della nazionale, rispettando la sua scelta, ma sottolineando anche il grande apporto del giocatore dell'Arsenal alle fortune della Germania.
...E IN TURCHIA - L'appoggio maggiore, però, è arrivato dall'estero. Ovviamente, dalla Turchia, che è parte in causa della questione e difende sia la scelta di Ozil di farsi fotografare con Erdogan che quella di ritirarsi dal calcio internazionale. Da quel che riporta AS, il ministro degli esteri turco avrebbe chiamato il calciatore per esprimergli l'appoggio di tutto il paese, mentre il portavoce del governo ha parlato apertamente della questione. "In Europa c'è una crisi, che è arrivata a un punto in cui si entra in conflitto con valori universali. E questo ci fa sentire a disagio. Sfortunatamente, vediamo che le libertà e i diritti umani in Europa sono diminuiti e che c'è un incremento del razzismo e della discriminazione. La decisione di Ozil ci pare giusta e corretta". Non che questo cambi nulla, ma certamente al calciatore farà piacere avere l'appoggio di quella che considera la sua patria al pari della Germania. Ma altrettanto di certo gli alienerà ancora di più le simpatie di molti. E a questo punto, forse, con la nazionale è meglio chiudere sul serio.
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