In passato in molti, soprattutto dalle parti di Appiano Gentile, si sarebbero gettati nel fuoco per lui. Ma sono passati quasi una decina di anni da allora, i capelli bianchi sono in aumento e forse i giocatori sotto sotto non sono più gli stessi. Il calcio è cambiato a colpi di social e oggi il concetto di singolo è di gran più seducente rispetto a quello di squadra. Se poi ci metti un rapporto tutt'altro che idilliaco tra allenatore e club allora le cose si complicano maledettamente. Mourinho non riesce a darsi pace allo United tra risultati balbettanti, spogliatoio spaccato e futuro a tinte fosche. E ora il rumore dei nemici è a due passi, anzi dietro... le spalle! Alla vigilia della sfida forse già decisiva per il quarto posto contro l'Arsenal, lo Special One ne ha per tutti: suoi giocatori e club ovviamente compresi.
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Mou, l’ultima carta è l’attacco allo squadra? “United disonesto”
Il portoghese non ha paura di farsi terra bruciata attorno e le prova tutte in vista della sfida con l'Arsenal all'Old Trafford. Dovessero passare i Gunners, i punti di svantaggio dalla zona Champions diventerebbe undici: decisamente troppi.
CONTRO LA SQUADRA- L'ultimo capitolo della saga Mou-squadra non ruota attorno al complotto per fortuna, ma parla di pochi sforzi e scarso interesse nei suoi c0nfronti. Come riporta il Mirror, il tecnico ne ha parlato così in conferenza stampa: "Alcuni giocatori ci tengono più di altri. Un atleta è pagato, spesso molto bene, per essere un calciatore professionista e ha il dovere di dare tutto e di giocare ogni partita fino al massimo delle sue possibilità. Deve rispettare i milioni di fan in tutto il modo e le gerarchie che ci sono nel club. Una cosa è offrire una buona prestazione, un'altra è essere un calciatore professionista". Parole forti, ma non finisce qui...
UNITED DISONESTO - L'uscita dello Special One punta dritto al cuore del club, secondo lui fatto più da prime donne che da professionisti meritevoli di questo nome: "Se tu dici che le prestazioni di un giocatore dipendono dalla bravura del manager, allora gli stai dicendo che è un calciatore disonesto. E lo sono anche tutti quei critici, che sono stati giocatori, quando fanno queste considerazioni". Frecciatina a Paul Scholes? Forse... Ma l'ex centrocampista non è stato l'unico ex United a criticare apertamente l'operato del portoghese finora. Alla vigilia della sfida con l'Arsenal, lo Special One prova a deresponsabilizzarsi mettendo al centro la disonestà di molti suoi giocatori. Una mossa che potrebbe rivelarsi vincente per rivitalizzare l'ambiente, ma anche piuttosto rischiosa.
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