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United, senti Ibra: “C’è qualità, ma non la stessa di quando c’ero io…”

Ibrahimovic non si smentisce mai: in visita al Manchester United, ne ammette la qualità, ma ricorda a tutti che quando c'era lui, era un'altra cosa. E se i Red Devils rispondessero con l'effetto-Svezia?

Redazione Il Posticipo

Ibrahimovic riabbraccia il Manchester United, ma non per giocarci ancora insieme e soprattutto “a modo suo”: ovvero ricordando a tutti chi sia il giocatore migliore. E per la cronaca, non è Messi né CR7, considerando che lo svedese, al netto di quanto emesso da Russia 2018, ha ancora totalmente intatta la propria notevole autostima.

QUALITÁ – Come riportato da AS, per questioni logistiche, lo United, impegnato nella tournée americana proprio in quel di Los Angeles, ha condiviso per qualche ora il campo con Ibrahimovic, che non si è lasciato sfuggire l’occasione per giudicare la squadra. “Ha qualità, ma non la stessa qualità di quando c’ero io. È comunque bello vedere tanti ragazzini allenarsi con passione e divertirsi”. Occhio alle frasi: “io” non va interpretato come un flashback del suo Manchester, bensì della sua presenza. E i bambini? Evidentemente riferito alla rosa del Manchester, largamente rimaneggiata dopo aver prestato i titolarissimi alle rispettive nazionali dei mondiali. E però Zlatan ha comunque voluto inviare un messaggio di in bocca al lupo al club augurandogli le migliori fortune per la prossima stagione.

SVEZIA? – In questo senso sarà il primo anno completamente senza Ibrahimovic. Il Manchester United ne uscirà migliorato o peggiorato. Chiederlo al diretto interessato significa ricevere una risposta scontata. Ragionando però sull’enorme peso specifico (anche schiacciante) di Zlatan, paradossalmente il Manchester potrebbe guadagnarci. Un po’ come è già accaduto, durante questo Mondiale, alla Svezia. Inutile negarlo. Sia sul piano tecnico che di personalità, il Manchester, senza Ibrahimovic è un’altra cosa. Resta da capire, se, sul canovaccio del mondiale disputato dalla nazionale scandinava, anche i Red Devils, senza Ibra, disputeranno una delle loro migliori stagioni. Ma anche se accadesse c’è la ragionevole certezza che il campione di Malmö non cambierebbe comunque idea. Lui è e resta il migliore. Magari ci torna in Svezia, sì, ma per candidarsi a primo ministro, essendo sfumata la poltrona alla Casa Bianca. O magari...a chiedere direttamente il torno.