
Ramón Díaz, allenatore dell'Al Hilal ha parlato con i media a Rabat per offrire le sue impressioni prima della partita contro il Real Madrid. Le sue parole in conferenza stampa sono riprese da AS.
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Ramón Díaz, allenatore dell'Al Hilal ha parlato con i media a Rabat per offrire le sue impressioni prima della partita contro il Real Madrid. Le sue parole in conferenza stampa sono riprese da AS.
La vecchia conoscenza del calcio italiano è abituato a giocare partite importanti ma il Real ha sempre un fascino particolare. "Giocheremo contro una squadra di campioni. Certi tipi di calciatori non si fermano, al massimo si arginano con l'organizzazione di gioco. L'obiettivo è non concedere rifornimenti agli attaccanti. Conosco molto bene Ancelotti. E lo adoro. Ci siamo affrontati diverse volte, mi è capitato di vincere e di perdere. Lo ammiro come persona, non è facile durare in questo mondo del calcio. Anche io ho mio figlio come assistente allenatore. Averlo in panchina è un fattore importante. Trasmette fiducia sia in campo sia nell'organizzazione del lavoro. Non sono stato tenero, ma negli ultimi anni è cresciuto enormemente. In dieci anni abbiamo vinto insieme otto titoli".
L'Arabia si propone come alternativa alla MLS e comunque è un movimento calcistico in crescita. L'arrivo di Ronaldo ne è un esempio. "Quando si affronta il Real è fondamentale non commettere errori. Il nostro club si gioca il prestigio oltre che il risultati. Rappresentiamo il nostro paese ma anche l'Asia. È una responsabilità. Questo club ha una storia, è una grande istituzione. Ho già vinto cinque titoli. Questo calcio è una realtà, come si è visto ai mondiali. I club possono avere otto stranieri, non è difficile arrivare ai migliori perché non ci sono problemi finanziari. È successo con Ronaldo ma non solo, non è un caso che la maggior parte degli stranieri di Al Hilal siano calciatori di caratura internazionale. Se continuano così cresceranno. La presenza di Cristiano è importante per dare più aspettativa al calcio. Hanno la possibilità di comprare Messi, immaginate il potere che hanno”.
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