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L’Appunto

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Di Stefano Impallomeni. La Roma attende reti su manovra e miglioramenti vari su sviluppo gioco senza palla. Il Milan riprende la sua corsa, regolando il Bologna senza affanni. Il tempo giocherà a favore di Allegri. Lassù non scappa nessuno.

Stefano Impallomeni

X Factor

L'X Factor con riserve, in attesa di momenti migliori. Juventus e Roma pareggiano ma mentre per Mourinho è un punto d'oro, non può dirsi ugualmente per Allegri, che dopo un primo tempo dominato, cade nella palude delle mezze palle e di un ritmo rallentato. È ancora calcio d'agosto, la coda del precampionato e non un vero inizio. Per i bianconeri, però, è un nuovo punto di contatto con una realtà che sarà probabilmente diversa rispetto allo scorso anno. Senza i big assenti e un'infermeria piena (anche Rabiot infortunato costretto ad uscire) c'è lo spirito giusto e il piede più preciso del solito. È una Juve tecnica e veloce, aggressiva e forte nei duelli. C'è voglia di vincere anche se esiste al momento l'altra faccia della medaglia con qualche apprensione di troppo e meno forza nelle gambe.  Il tempo giocherà a favore di Allegri. Lassù non scappa nessuno e Pogba, Di Maria e Chiesa rappresentano gli interessi preziosi di un patrimonio considerevole per pensare in grande. In attesa del rientro di Bonucci, bene la coppia difensiva Bremer-Danilo e da seguire la crescita di Miretti in mezzo al campo. Vlahovic è bomber e leader. Non poco, anzi parecchio. La sua punizione è magistrale. Il serbo è servito col contagocce ed ha segnato già 3 reti in 3 partite. Che succederà quando sarà assistito di più e meglio?

Mourinho attende il miglior Dybala

Sulla Roma dice tutto Mourinho la cui grandezza si misura a fine partita. " Una vergogna ", " abbiamo avuto un c..o della M….a nel primo tempo" , "poi meglio nella ripresa". Pensieri chiari, senza filtro. Dichiarazioni oneste ed inequivocabili sul solito problema mentale di una squadra che non riesce a interpretare gli scontri diretti nel modo corretto. La sua squadra se non altro fa un passo avanti e non perde, giocando un primo tempo orribile con errori tecnici imbarazzanti e ansia da pressione, in balia della Juventus. Si rientra in partita e si fa risultato grazie al solito calcio d'angolo che per la Roma è manna dal cielo, quasi una specie di rigore o punizione dal limite. Davvero un dato incredibile questo per i giallorossi. La Roma ha 7 punti in classifica con tre reti nate da una rimessa laterale e due angoli: una virtù enorme da conservare e da non disdegnare. Quando si attiverà bene e con maggiore continuità la connessione tra centrocampo e attacco potremo forse vedere altro. Dybala, al suo ritorno da ex all'Allianz, è un condensato di tormenti ed emozioni. Comprensibile rivedere in un colpo sette anni di vita. Trotterella, appoggia, non strappa ma alla fine lascia il ricordino, servendo con una sforbiciata l'assist per Abraham, anche se né l'uno né l'altro esaltano. La Roma attende reti su manovra e miglioramenti vari su sviluppo gioco senza palla. C'è una qualità ancora non del tutto espressa e un'intesa da limare nel proporre gioco, perché un conto è farlo d'inerzia un altro è averlo in testa. Ma Mourinho ha tutto sotto controllo. L'arrivo di Belotti, il recupero di Zaniolo e una competitività maggiore creata dalle maggiori opzioni a disposizione potrebbe essere l'inizio di un nuovo percorso. E Mourinho è stato chiaro anche qui. Chi gira a vuoto, perde il posto. La strada non è così in discesa come sembra, nonostante l'entusiasmo generale che però non scende in campo e decide le partite. A Torino, poche luci e un pareggio di valore soltanto per la classifica. La sensazione è che serva il miglior Dybala per immaginare sogni di gloria e andare oltre. L'argentino è ancora un involucro di belle intenzioni e non in una grande condizione atletica per tornare sé stesso. Il talento è innegabile e trasparente. Ci vuole tempo per calarsi nella nuova dimensione, ma i grandi campioni sono spesso puntuali a scrivere le storie che contano. Non c'è fretta, ma prima si inizia a farlo meglio è.

Milan, di nuovo in corsa senza affanni

Il Milan riprende la sua corsa, regolando il Bologna senza affanni. Leao, al centro di voci di mercato che lo vorrebbero al Chelsea per oltre 100 milioni di euro, fa la differenza. Il portoghese risponde con una partita concreta e torna al gol, aggiungendo l'assist per il secondo gol di Giroud davvero splendido. Pioli lancia De Ketelaere dal primo minuto. Era lui l'osservato speciale. Esame superato. Il belga confeziona l'assist per la rete di Leao e sforna giocate promettenti. È un raffinato del tocco e ha una grande visione di gioco abbinata a una buona velocità con e senza palla. Dovrà lavorare molto per fare una differenza immediata ma è un acquisto intelligente. Ha un calcio pulito e utile. Buono per il presente e per il futuro. Come Adli e come il Milan, la squadra da battere in un campionato che somiglierà molto a quello passato. In alto sono tutte vicine, vogliose, chissà se fino alla fine.