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L’Appunto

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Di Stefano Impallomeni. Anche Fiorentina, Lazio, Roma e Spezia vincono in un campionato dove sembra essere bandito il pareggio. Il calcio d'agosto è questo qui, con pochi filtri e qualche strappo irregolare.

Stefano Impallomeni

Anche Fiorentina, Lazio, Roma e Spezia vincono in un campionato dove sembra essere bandito il pareggio. Il segno X, questo sconosciuto, è il grande assente di questo avvio. Casualità o cambio di mentalità? In attesa di sviluppi, forse è soltanto questione di tempo per assestarsi meglio alla ricerca di equilibri che probabilmente neanche si vogliono trovare. Il calcio d'agosto è questo qui, con pochi filtri e qualche strappo irregolare. Va via su un'onda diversa, leggera, da sferzare senza grandi calcoli. Ci si butta, si rischia come si può e a volte si sbatte il muso senza possibilità di rimediare. Come nel caso di Radu, ex portiere interista sfortunato protagonista nel recupero col Bologna nella scorsa stagione, che si ripete. Questa volta a Firenze, consegnando oltre il novantesimo, in pieno recupero, la vittoria alla Viola quando la Cremonese stava assaporando il gusto dell'impresa. Succede e può risuccedere, ma guai a distrazioni ulteriori.

Il Sarrismo e gli attributi per garantirlo

Immobile, lui, non si distrae mai. Il bomber di Sarri trascina la Lazio in una dimensione interessante e nuova rispetto alle fragilità passate, specialmente sull'aspetto psicologico. Perché alla Lazio si discute spesso del Sarrismo e della sua declinazione ma mai degli attributi annessi per garantirlo. E cioè  la materia prima affinché si possa tenere botta alla grande nell'élite che conta. La Lazio ribalta il Bologna, in vantaggio con Arnautovic, e l'errore di Maximiano con il carattere. Questione nuova per i biancocelesti. Un successo voluto con determinazione, al di là di un buon calcio. È la strada giusta per stagliarsi dalla discontinuità della passata stagione. Ecco, in questa vittoria oltre il solito Immobile irrompe il carattere, il nuovo grande acquisto di questa Lazio, in attesa di verifiche.

La Roma è matura, mentre Mou manda messaggi...

A Salerno, Roma sprecona e matura. Va avanti di misura e marca le differenze oggettive con la Salernitana senza sofferenza. Spunta Cristante dal monte del talento offensivo. Mou schiera la " vecchia" Roma più Dybala e resta aderente alla realtà del nostro campionato, che può essere umorale e pieno di trappole. Giusto così per contenere fattori imprevedibili e folate cabalistiche. Bryan Cristante fotografa l'anima di questa squadra, che è solida, non molto agile in mezzo al campo, ma molto velenosa e forte in campo aperto. È lui con un tiraccio sporco a risolvere la partita dopo i tentativi di Zaniolo e Dybala andati a vuoto. La Roma dà una sensazione di crescita interessante. Sembra essere una squadra che sa quel che vuole e che non ha il chiodo fisso del bello a prescindere. Lo spettacolo da offrire dipende dai casi e dalle partite. L'obiettivo principale è giocare per vincere, malgrado tutto. In un modo o nell’altro. Poi c'è il resto che sarà ancora da valutare. Come schierare troppi giocatori che amano avere il pallone tra i piedi, perché per stare al passo con le grandi serve correre soprattutto senza averne il possesso. E come definire un mercato ottimo, ma non del tutto soddisfacente per mirare in alto. E qui Mou, come spesso accade, va all'attacco. Nei cambi e nelle dichiarazioni del post partita difficile che faccia zero a zero. Nel secondo tempo toglie Abraham e Zaniolo per Matic e Winaldum. " Sono stati cambi per gestire e non per uccidere la partita", dice. Ma Dybala da solo, centravanti, e perlopiù stremato è apparso più un messaggio agli amici naviganti che una soluzione alternativa a Tammy-gol, tra l'altro poche volte risparmiato l'anno scorso. Tradotto: là davanti serve Belotti entro il 31 agosto e poi magari parliamo d'altro.

Fiorentina con fatica, ma Jovic è bomber vero

Per certi versi, la Fiorentina è quella che ha faticato maggiormente. Italiano scuote il bussolotto delle scelte e schiera inizialmente, a sorpresa, una formazione inedita specialmente negli esterni offensivi e nel terzino destro. Questione di turnazioni in vista della Conference, ma si rischia la stecca. È lo scotto da pagare nella gestione del doppio impegno campionato-coppa che lo scorso anno non esisteva. Jovic si presenta con un gol da bomber vero. Rete serba alla Vlahovic. Cremonese bella e ingenua. Se gioca così può strappare applausi e pochi punti. Una curiosità: al Franchi, partita senza equilibrio sin dall'inizio. Una sola fase dominante per entrambe le squadre: quella offensiva, con centrocampi saltati. Spezia vincente sull'Empoli che spreca l'inverosimile. Gotti recupera Nzola che Tiago Motta lo scorso anno a un certo punto aveva congelato. È ferragosto, fa ancora caldo e da Juventus e Napoli si attendono risposte. Servono tre punti per non deludere. Il segno X aleggia sulle ultime due partite. Sarà ancora il grande assente di questa prima giornata?