Al Ferraris di Genova va in scena la Mandrakata di giornata. Mkhitaryan, con una tripletta, alimenta la classifica di una Roma che manifesta solidità e grande mentalità. L'armeno è super: non soltanto gol da bomber, ma una opzione di spessore in caso di assenza di Dzeko e soprattutto personalità da vendere. Bomber Mandrake attore protagonista, in memoria di Gigi Proietti. Regia di Paulo Fonseca. Applausi.
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Il buono, il brutto e il cattivo del campionato
Di Stefano Impallomeni. Mandrake-Mkhitaryan e il bel film giallorosso. Juventus e Inter, lavori in corso. Ibra come James Bond, Gattuso ringhia, Conte...anche.


È un campionato davvero indecifrabile, in cui ancora non emergono valori indiscussi e si scoprono fenomeni nuovi, come lo Spezia che bussa con rispetto, e si fa largo, da esordiente in serie A. Tre indizi fanno una prova e a Benevento si passa facile. Si segna straniero, ma si impara bene l'...Italiano, che dalla panca guida con lucidità. Sogni d'oro.

Nel Verona irrompe Zaccagni, elemento da tenere d'occhio. Contro il Milan tiene il campo da giocatore di un altro livello con giocate sublimi e polmoni non indifferenti. Tridimensionale.

Da ultimo, Caicedo, l'uomo della rianimazione laziale. Non una sola alternativa per Simone Inzaghi e reti segnate con il sangue freddo, da titoli di coda. Attaccante da recupero.
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