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europei 2021

Turchia, il portiere Çakır: “Gruppo unito, con l’Italia servirà concentrazione. I tifosi credano in noi”

ULM, GERMANY - OCTOBER 07: goalkeeper Ugurcan Cakir (l) of Turkey with a penalty save against Maximilian Wittek (c) of Germany during the U20 Mercedes-Benz Elite Cup match between Germany and Turkey at Donaustadion on October 7, 2015 in Ulm, Germany.  (Photo by Deniz Calagan/Bongarts/Getty Images)

Al netto della sfida con gli azzurri il girone non è impossibile per la nazionale che inaugurerà il torneo continentale nella sfida contro gli azzurri.

Redazione Il Posticipo

Gli Europei si avvicinano anche per la Turchia. Girone non impossibile neanche per la nazionale che inaugurerà il torneo continentale nella sfida contro gli azzurri, già messa nel mirino da Uğurcan Çakır. Il portiere, come riportato dal sito ufficiale della federcalcio turca, ha parlato della sfida contro gli azzurri. E non solo.

RITIRO - Un ritiri piuttosto lungo, quello della squadra turca, che è durato circa 20 giorni. "Non è stato difficile. C'è una atmosfera molto familiare fra di noi. Chiunque può andare a parlare con il tecnico e poi c'è la sensazione di poter raggiungere traguardi importanti. Di solito, nelle squadre di calcio, quando lo spogliatoio è affiatato e vi è comunità d'intenti e interesse, arrivano anche i successi".

PROSPETTIVE - La prospettiva di andare avanti nella competizione non è così utopistica, gli avversari sono alla portata, tranne l'Italia. "Affronteremo una nazionale molto forte, che ha una scuola e una tradizione calcistica nettamente superiore. Per giocare questo tipo di partite serve innanzitutto grande concentrazione. E dovrà essere altissima. Cercheremo di mettere in campo le direttive del nostro allenatore. Abbiamo studiato, una per una, ogni avversaria sin nei minimi dettagli. E il nostro lavoro di preparazione non è ancora finito".

MESSAGGIO - La Turchia spesso è sottovalutata, ma quando arriva a giocarsi le grandi competizioni difficilmente colleziona figuracce. Anche perché c'è un fortissimo senso di appartenenza. "Per noi calciatori non esiste nulla al mondo di più prestigioso della maglia nazionale. Vogliamo onorare la nostra bandiera. Ai tifosi dico di fidarsi di noi e di crederci. Non esistono obiettivi personali, si gioca per il successo di una squadra che rappresenta una nazione. Siamo tutti figli della Turchia. E non riesco ancora a dimenticare i brividi che ho provato dopo l'esperienza del 2008 quando siamo arrivati in semifinale". In quella occasione fu la Germania a interrompere il sogno, vincendo 3-2 in semifinale. Volendo cercare altre coincidenze, la Turchia era inserita nel girone con la Svizzera. E su quella vittoria costruì la qualificazione ai quarti. Corsi e ricorsi storici. "Lasciate che i tifosi credano in noi. Cercheremo in tutti i modi di non deluderli".