Il Posticipo
I migliori video scelti dal nostro canale

europei 2021

Repice: “L’Italia ricorda quella di Vicini. Mi aspetto tanto da Barella, ti fa vincere le partite da solo”

Repice: “L’Italia ricorda quella di Vicini. Mi aspetto tanto da Barella, ti fa vincere le partite da solo”

Il CT ha preso le macerie del doppio match contro la Svezia e ha creato una nazionale che piace e che vince. Ora gli Azzurri sono attesi dalla controprova e devono cominciare a far bene già dalla prima partita. E Francesco Repice ha ottimi...

Redazione Il Posticipo

Dopo cinque anni, con gli Europei in Francia in cui l'Italia di Conte è stata eliminata ai quarti dalla Germania, gli Azzurri tornano a giocarsi la fase finale di una grande competizione internazionale. E molto del merito va a Roberto Mancini. Il commissario tecnico si è sobbarcato un peso abbastanza complicato da sopportare, quello della ripartenza. Dopo la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia, Mancio ha preso le macerie del doppio match contro la Svezia e ripartendo da quel gruppo ha creato una nazionale che piace e che vince. Ora gli Azzurri sono attesi dalla controprova e devono cominciare a far bene già dalla prima partita del girone. E Francesco Repice ha ottimi auspici.

VICINI - Il celebre radiocronista è intervenuto ai microfoni di Maracanà, sulle frequenze di TMW Radio. E ha fatto un paragone importante, legato non a caso proprio al periodo in cui il CT era calciatore della nazionale. "Forse mi ricorda l'Under-21 di Vicini e la Nazionale di Italia '90, che vuole proporre gioco. È arrivata a una striscia di risultati positivi che nessuno si aspettava, ed è arrivata grazie al gioco voluto da Mancini. Rivedo la sfrontatezza di attaccanti come Mancini e Vialli di quell'epoca". Un bel raffronto, considerando che quella Under-21 si è trasformata nella squadra che per poco non portava a casa il Mondiale nell'edizione casalinga. E chissà che il tecnico non abbia cercato consapevolmente di ricreare quella situazione.

BARELLA - Il gruppo, dunque, elemento fondamentale. Ma ora, spiega Repice, dalla rosa bisogna prendere chi è più in forma. "È capace Mancini di andarsi a scegliere giocatori bravi. Qui, in tornei del genere, devono giocare quelli che stanno meglio fisicamente. E questi vincono, me lo ha insegnato Claudio Gentile". Un nome su tutti? Quello dell'interista Barella, capace di trascinare i nerazzurri allo scudetto con la sua capacità di essere uomo ovunque. E che può essere fondamentale contro la Turchia. "Stasera mi aspetto tanto da Barella, è un calciatore che ti fa bollire il sangue nelle vene, uno di quelli che ti fa vincere le partite da solo". Se poi il Mancio sceglie anche gli altri dieci più in forma...