Paulo Sousa non vuole semplicemente partecipare all'Europeo, è convinto di vincerlo. E anche se la sua Polonia non è esattamente una squadra che appartiene al lotto delle favorite l'ex allenatore della Fiorentina e del Bordeaux, come riportato in una intervista concessa al sito della UEFA, non vuole lasciare niente di intentato. Del resto il suo inizio è stato abbastanza incoraggiante.
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Polonia, Paulo Sousa ambizioso: “Dobbiamo credere di poter vincere l’Europeo”
Il commissario tecnico non vuole semplicemente partecipare all'Europeo, è convinto di poterlo vincere.
SPERANZA - Tre pareggi e una vittoria in cinque partite alla guida di questa nazionale per il portoghese, che ora proverà a qualificarsi nel Gruppo E. Difficile ma non impossibile per una squadra abbinata con Spagna, Slovacchia e Svezia. "Credo in tutto quello che faccio con assoluta convinzione. I giocatori sono molti ricettivi ma c'è ancora tanta strada da percorrere per essere considerati davvero forti. La mia nazionale ha qualità ma non basta. In certi tornei la differenza è data anche da coraggio, determinazione e ambizione. Quando sono mancati non abbiamo ottenuto risultati in relazione a quanto meritato".
ESORDIO - La prima è con la Slovacchia. Sulla carta, la più abbordabile. "Non è una partita cruciale ma è fondamentale partire con il piede giusto. Non sarà facile. Per avere la meglio dovremo alzare ritmi e concentrazione. Non possiamo permetterci il lusso di sbagliare, specialmente sui calci piazzati. In Nazionale non c'è lo stesso tempo che è concesso quando si allena un club. Ogni calciatore ha un proprio passaporto di gioco, il mio compito è crearne uno comune il più rapidamente possibile".
LEWADONWSKI - Fra i protagonisti più attesi c'è Lewandowski. "La sua presenza è fondamentale, perché alza notevolmente il nostro livello di gioco. È un ragazzo molto sensibile, vuole sempre esprimersi al meglio. Mi piace allenarlo, ed è anche piuttosto facile farlo perché ha disciplina, professionalità ed una enorme ambizione. Pretende sempre il massimo e noi cercheremo di aiutarlo in fase realizzativa. La Polonia non è favorita, ma attenzione a sottovalutarla, perché è equilibrata, organizzata e aggressiva. Dovremo compiere un passo alla volta. Non sarà facile vincere tutte le partite ma abbiamo gli strumenti per farlo. Dovremo pensare in grande e credere di poter vincere il torneo".
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