Morata, fischi e critiche social: “Si è mangiato 200 gol, mentre Diego Costa sta a casa a guardare i cartoni”

Un'altra serata da dimenticare, l'ennesima. Il rapporto tra Alvaro Morata e la nazionale spagnola sembra non volerne proprio sapere di decollare. Le Furie Rosse vengono bloccate sul pareggio da una Svezia attentissima, che lascia poche possibilità agli uomini di Luis Enrique di pungere. E quando lo fa, il centravanti della Juventus non è in grado di sfruttare le buone occasioni che i compagni gli porgono. Risultato, una partenza complicata per Luis Enrique e i suoi, ma soprattutto tanti, tantissimi fischi dal pubblico di Siviglia per l'attaccante. Che ormai ci avrà anche fatto il callo, ma che certamente non vede migliorare una situazione che già prima degli Europei, nelle amichevoli di preparazione, aveva sottolineato un pesante scollamento tra Morata e la tifoseria.

CRITICHE - Che sui social non risparmia critiche pesantissime al numero 7 della Spagna. "Al posto suo preferisco Raul de Tomas o Ruben Castro, anche se hanno giocato in Segunda Division", spiega qualcuno. "Morata, che si è mangiato duecento gol, è stato pagato 10 milioni per il prestito dalla Juventus, che probabilmente ne pagherà altri 35 per riscattarlo. E nel frattempo Diego Costa sta a casa a guardare i cartoni animati", fa eco un altro tifoso. "E questo è quello che succede quando decidi di portare Morata invece di Iago Aspas", sottolinea qualcuno che con molta probabilità tifa Celta Vigo. Insomma, chiunque nell'attacco delle Furie Rosse sarebbe più ben accetto del calciatore della Juventus. Non esattamente il modo migliore per scendere in campo tranquilli.

DIFESA - A difendere il centravanti però ci prova Laporte, che nel post-partita, come riporta Goal, si schiera con il compagno di nazionale. "Non si può mettere in dubbio un attaccante come Alvaro, che ha già dimostrato tantissimo. La prossima volta ne farà tre e farà stare zitti tutti". Un pensiero che, neanche a dirlo, vale qualche critica anche al difensore, che pure è stato uno dei migliori dei suoi. Luis Enrique dal canto suo è tornato a schierarsi dalla parte del suo calciatore, ma considerando che lui stesso è sotto il tiro incrociato delle critiche, non è che le sue parole abbiano sortito chissà quale effetto positivo. L'unico modo per migliorare la questione è fare bene con Polonia e Slovacchia, possibilmente con reti di Morata. Ma visto il match con la Svezia, più facile a dirsi che a farsi...