Le campagne di sensibilizzazione da parte della UEFA sul razzismo vanno avanti a vele spiegate ed è un bene. Le grandi scritte "Respect" sui cartelloni a bordo campo, gli spot, le sanzioni per chi è accusato di razzismo in campo e fuori. Tuttavia, nel 2021, quella del razzismo non è l'unica questione sociale molto discussa nel mondo del calcio. L'inclusione e i tentativi di incoraggiare a non nascondersi ai membri della comunità LGBT+ sono ad uno stato embrionale. L'iniziativa di illuminare l'Allianz Arena di Monaco con i colori della bandiera arcobaleno è stata bocciata dalla UEFA. Meunier coglie la palla al balzo e sconsiglia di fare coming out ai calciatori.

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Meunier: “Sconsiglierei a un compagno di squadra di fare coming out”

MUNICH, GERMANY - MAY 03: A general view of the Allianz Arena on May 3, 2005 in Munich, Germany. The Allianz Arena will be the future home stadium of soccer clubs FC Bayern Munich and TSV 1860 Munich and will also host the opening game of the FIFA World Cup 2006 Germany Championships. The stadium is scheduled for completion by June, 2005. (Photo by Sandra Behne/Getty Images)
L'iniziativa di illuminare l'Allianz Arena di Monaco con i colori della bandiera arcobaleno è stata bocciata dalla UEFA. Meunier coglie la palla al balzo e sconsiglia di fare coming out ai calciatori.
LA DIFFERENZA - Come riporta Marca, Thomas Munier, esterno della nazionale belga, ha parlato con i media indossando un braccialetto con i colori dell'arcobaleno e ha commentato. "Siamo nel 21° secolo. È tempo di accettare tutti così come sono. Ci sono alcune persone che mettono cartelli 'No al razzismo', ma dobbiamo fare di più. Dobbiamo fare la differenza". Fare di più: non è semplice, è impossibile che la UEFA possa cambiare il mondo e ampliare le coscienze in tutti gli ambiti, ma la bocciatura dell'iniziativa di Monaco non è piaciuta affatto. Sensibilizzare, d'altronde, è un potere che il calcio, in quanto catalizzatore dell'attenzione del grande pubblico, ha e non dovrebbe sottovalutare.

SOLO A FINE CARRIERA - "Questo è importante per me, ognuno può avere la propria opinione. È un peccato, ma nel calcio fare coming out non è così scontato. Non lo consiglierei se un compagno di squadra volesse farlo, di uscire allo scoperto. Non che l'abbia già sperimentato, perché non ho mai incontrato un giocatore gay nel mondo del calcio. A volte si vede fare coming out dopo una carriera, non durante come nel football americano. La mentalità nel calcio non è aperta come dovrebbe essere". Uno dei casi più recenti di coming out nel calcio europeo, a cui sembra fare riferimento Meunier, è quello di Hitzlsperger, calciatore tedesco che però ha dichiarato di essere omosessuale solo dopo l'addio al calcio per paura di ripercussioni.
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