Gosens: “Questa volta non chiedo la maglia a Ronaldo e mi godo la qualificazione. Bergamo, ci vediamo presto”

Una Germania da applausi torna pienamente in corsa per la qualificazione nel girone. Il 4-2 in Portogallo restituisce una delle protagoniste ad Euro 2020 e mette in vetrina, ove ce ne fosse ancora bisogno, Gosens. L'esterno dell'Atalanta si conferma come uno dei migliori interpreti del ruolo e scrive anche una pagina storica dell'Europeo. Si tratta del primo difensore capace, in soli 90', di distribuire due assist e andare in gol. Numeri da capogiro, molti dei suoi colleghi non riuscirebbero a raggiungerli neanche in tutto il torneo. L'atalantino però si gode in primis il raggiungimento della qualificazione. E ne parla a caldo ai microfoni di Sky Sport.

DECISIVO - Gosens ha preso quasi di peso una squadra in grande difficoltà di classifica e l'ha trascinata oltre le possibili difficoltà. "Non so da dove cominciare. Personalmente è ina serata indimenticabile. Abbiamo vinto contro una squadra veramente forte e ho segnato il mio primo gol per la nazionale. Tutto ciò mi rende assolutamente orgoglioso. Dopo la sconfitta contro la Francia sapevamo di non avere via d'uscita. Ecco perché abbiamo dato il massimo. Siamo molto contenti di avere creato così tanto e di aver portato a casa la partita".

RIVINCITA - Una piccola rivincita anche su Cristiano Ronaldo. Storico, l'aneddoto raccontato nel libro "vale la pena sognare" in cui Gosens racconta di aver chiesto la maglia al fuoriclasse portoghese, che, neanche degnandolo di uno sguardo, gliel'ha rifiutata. Quel giorno, per sua stessa ammissione, Gosens si è sentito piccolo piccolo. Questa volta esce da gigante. "Non ho chiesto la maglia a Cristiano Ronaldo. Ai tifosi dell'Atalanta invece mando un grande abbraccio, gli voglio bene. E ci vediamo presto". Frasi significative anche in ottica mercato.