L'Europeo 2020 riguarda anche gli arbitri. E anche la buona gestione delle gare, eccetto qualche inevitabile sbavatura che fra l'altro ha coinvolto proprio l'Italia, è una vittoria azzurra. Il responsabile degli arbitri è Roberto Rosetti che al termine della prima fase ha espresso la propria soddisfazione.

europei 2021
Effetto VAR sugli Europei: doppio dei rigori assegnati e 58% di correzioni dirette su 12 chiamate
L’Europeo 2020 riguarda anche gli arbitri. E anche la buona gestione delle gare, eccetto qualche inevitabile sbavatura che fra l’altro ha coinvolto proprio l’Italia, è una vittoria azzurra. Il responsabile degli arbitri è...
VAR - L'effetto VAR si sente. I numeri non mentono: il numero dei rigori è raddoppiato rispetto all'ultima edizione: 14 contro i 7 fischiati a Francia 2016. Si gioca in generale un calcio più corretto: 98 le ammonizioni rispetto alle 129 di cinque anni fa e con lo stesso numero di partite giocate. Evidentemente i calciatori protestano molto meno rispetto al passato e sono anche più attenti a non commettere fallo. Aumentato anche il tempo effettivo: si giocano 56' e 30'' rispetto ai 58 e 51'. Le "chiamate" dalla "cabina di regia" sono state 12. Distribuite su 36 gare. Ovvero con una media una su tre partite. Esattamente come prevedevano gli standard UEFA. Molto alta la percentuale di "correzione dirette", ovvero quelle che non necessitano di andare al Monitor, pari al 58%. Fra queste c'è anche l'annullamento del gol di Chiellini.
TAGLIO - Anche per gli arbitri, però, arriverà il momento dell'eliminazione diretta. Non vi è nessuna comunicazione, ma restando da giocare 15 partite, è evidente che la pletora dei fischietti sarà ridotta. Le designazioni, però, non cambieranno nella forma. I direttori di gara saranno resi noti solo 48 ore prima di ciascuna sfida. Una scelta dettata dalla necessità di spostarsi in tempo dalla "bolla" di Istanbul verso le varie sedi. I vari addetti al VAR invece continueranno a lavorare dalla "regia centrale" di Nyon. e anche in questo caso lo schema rimane invariato: 3 operatori e 4 tra Var e avar per ogni gara, sta dando ottime risposte.
RIGORI - La gestione del resto, diviene più complicata. La tensione cresce di pari passo all'importanza della posta in palio. E occhio anche ai calci di rigore. Soluzione che prevede un regolamento ferreo. Almeno un piede del portiere dovrà restare sulla linea di porta al momento del rito. In caso di penalty durante la partita, invece, sarà tenuto sotto strettissima sorveglianza l'ingresso dei calciatori in area prima dell'esecuzione dagli undici metri. Come nel caso di Morata in Spagna - Polonia. Se avesse segnato sulla ribattuta di Szczesny su Moreno, il gol sarebbe stato annullato.
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