Politica, fede, colori, preferenze alimentari e quant’altro. In questa società ci si divide su tutto. È questo il bello di quando gioca la nazionale: la maggior parte delle persone mette la parte le divergenze e si abbraccia più o meno virtualmente per sostenere la squadra che rappresenta la propria bandiera. Sì, perché una leggenda, nonché tifoso, di una squadra di club, in altre circostanze, si risparmierebbe volentieri apprezzamenti positivi nei confronti di un simbolo di una rivale. Jamie Carragher, invece, parla a mezzo stampa di quanto sia importante per l’Inghilterra, sottovalutato e troppo spesso criticato Raheem Sterling del Manchester City. Uno che, tra le altre cose, ha proprio lasciato il Liverpool per l'Etihad.

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Carragher si gode Sterling: “Calciatore sottovalutato e fin troppo criticato”
Raro che un tifoso avversario elogi un rivale giurato. Jamie Carragher, invece, parla a mezzo stampa di quanto sia importante, sottovalutato e troppo spesso criticato Raheem Sterling del Manchester City.
VOCI E DUBBI - Nella parte finale della stagione con il City, Raheem Sterling ha segnato un solo gol nelle ultime 16 partite. Voci di corridoio sussurravano, e nemmeno troppo a bassa voce, che Southgate stesse pensando di preferirgli Jack Grealish. Southgate, alla fine ha preferito continuare a pensare al 26enne come al titolare per la fascia sinistra d’attacco e la scelta ha ripagato. Carragher ha voluto sottolineare parlando a TalkSport: “Non ero tra i titubanti, non so da dove uscissero fuori quelle voci. So che non aveva mai segnato in un torneo ufficiale per l’Inghilterra prima d’ora ma negli ultimi due anni, sotto Southgate, la sua media realizzativa è fuori scala”.

SOTTOVALUTATO - Insomma, la poca fiducia nel calciatore era sbagliata. “Lo stesso è stato col City per gli ultimi tre o quattro anni. Non avrà giocato la sua miglior stagione in quella appena terminata ma è comunque andato in doppia cifra. È un giocatore straordinario che dovrebbe ottenere molti più apprezzamenti e invece è criticato fin troppo spesso. Era messo in discussione prima di questo torneo, cosa che non riesco proprio a capire. Non dico che abbia provato che la gente avesse torto perché non aveva niente da dimostrare”. Non accade spesso che una leggenda del Liverpool spenda parole del genere per un giocatore di quella che da qualche anno è la rivale giurata in patria. Ma quando si gioca in nazionale… beh, cambia tutto.
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