L'Italia vola in finale a Euro 2020 e un grande vecchio della panchina, Gigi Cagni, dice la sua al riguardo. Parlando ai microfoni di Maracanà sulle frequenze di TMW Radio, l'allenatore bresciano spiega come il lavoro di Mancini abbia valorizzato una rosa che trasformandosi in gruppo coeso rende ancora di più.

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Cagni: “Chiesa nel 4-3-3 tra i più forti d’Europa. I nostri attaccanti in fuorigioco mi fanno arrabbiare…”
L'Italia vola in finale a Euro 2020 e un grande vecchio della panchina, Gigi Cagni, dice la sua al riguardo.
MANCINI E CHIESA - Una prestazione, quella degli Azzurri, che ha visto l'Italia affrontare una Spagna martellante. Ma Chiellini e compagni in campo ci hanno messo l'anima e la forza di un gruppo che non si pone limiti."È una squadra che non si perde mai d'animo. Eravamo più stanchi di loro, ha ribadito però quello che dice Mancini da tempo, che è un gruppo forte sotto tutti i punti di vista. La Spagna non gli ha permesso certe cose, ma alla fine ha vinto. Mancini ha dimostrato di essere un ottimo allenatore nella costruzione del gruppo. E poi c'è stato quel pizzico di fortuna che non guasta". Tra i calciatori di Mancini, Cagni sottolinea la prestazione di Federico Chiesa, che nella fase a eliminazione del torneo si è preso una maglia da titolare e si è trasformato da calciatore importante in decisivo, andando a segno prima con l'Austria e poi con la Spagna. "Lo adoro, io lo avrei fatto giocare sempre. Sono nato col 4-3-3 e lui in questo sistema è uno dei più forti in Europa".

I PROBLEMI - Non tutte le ciambelle però riescono con il buco. Come per esempio i cambi di Mancini, che da alcuni sono stati criticati. Per Cagni, però, il CT ha guardato a lungo raggio. "Mi sono trovato in situazioni simili. Dovevano gestire i supplementari perché erano stanchi, ma Mancini sapeva già come gestire la gara. Ha visto che loro avevano più possesso palla e noi non ce la facevamo". Tra tanti complimenti, una sola critica. "Ci sono delle cose che mi fanno arrabbiare. Abbiamo fatto lanci lunghi, però non abbiamo attaccanti che non sanno non andare in fuorigioco. Non è possibile che un centravanti vada così tante volte in fuorigioco, senza che sappia come controbatterlo. E poi quel gol centrale non si deve prendere. Devi difendere centralmente se sei stanco, non sulle fasce". L'importante, comunque, è che alla fine gli Azzurri ce l'abbiano fatta. Per migliorare ulteriormente, del resto, c'è ancora una partita...discretamente importante!
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