La Danimarca è solo teoricamente con un piede e tre dita fuori dall'Europeo ma ci sono ancora i presupposti per una clamorosa qualificazione. Anche addirittura come secondi se il Belgio supera la Finlandia e i danesi superano la Russia. Certo servono diversi incastri e una vittoria obbligata contro la Russia all'ultima giornata, ma Braithwaite ci crede fermamente. E al termine della sfida contro il Belgio ha parlato in conferenza stampa.

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Braithwaite: “Pubblico e stadio fantastici. Eriksen ci ha detto bravi. Orgoglioso di essere danese. Passiamo”
La Danimarca è solo teoricamente con un piede e tre dita fuori dall'Europeo ma ci sono ancora i presupposti per una clamorosa qualificazione.
ORGOGLIO - Il centravanti del Barcellona, come riportato da ekstrabladet si è presentato davanti a microfoni e telecamere al termine del match. Rivendicando il proprio orgoglio. "Sono assolutamente orgoglioso di essere un calciatore della Danimarca. Qui al Parken è sempre speciale. Da calciatore, è legittimo sognare ed avere ambizioni, voler giocare per i migliori club al mondo e negli stadi che hanno scritto la storia di questo sport. Eppure personalmente, io che ho giocato al Camp Nou, posso affermare senza paura di essere smentito che giocare in qusto stadio, così gremito e con questo supporto, è un qualcosa che non trovi da nessun'altra parte, ha detto Martin Braithwaite". Toccante, la dedica ad Eriksen: "Ci ha detto che siamo stati bravissimi. Sono follemente orgoglioso di giocare in questa squadra. Sono orgoglioso dei miei compagni di squadra, sono orgoglioso dello staff. Sono orgoglioso di tutta la Danimarca.".
VINCERE - Nonostante l'impegno, il passaggio del turno è seriamente compromesso. "Abbiamo iniziato fortissimo, dimostrando grande forza mentale. Ci siamo impegnati per far felice Christian. Credo che non avremmo perso contro la Finlandia se non fosse successo quanto accaduto. Adesso credo che sia giusto continuare a sperare. Ci sono ancora delle possibilità di passare il turno e dobbiamo fare di tutto per riuscirci. Anche oggi abbiamo sfiorato la possibilità di fare punti. Questa squadra non ha limiti, è capace di sovvertire ogni pronostico. E poi è giusto credere ai sogni. Lo dico anche ai tanti bambini che ho visto oggi allo stadio. Qualcuno vorrà diventare calciatore. E invito tutti a lavorare duro. Forse un giorno potranno essere qui, dove sono io. Del resto anche io sono stato su quegli spalti a vedere le partite. Ho la sensazione che passeremo il turno".
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