Danimarca - Repubblica Ceca ha portato la nazionale che ha già trionfato contro ogni pronostico e logica nel 1992 in semifinale, ma rischia di trasformarsi in un caso politico. Un tifoso danese, come riportato dal Guardian, è stato costretto a piegare e riporre la bandiera arcobaleno che aveva con sé allo stadio Olimpico della capitale azerbaigiana. Una questione che è arrivata sino al parlamento del paese danese.

europei 2021
Baku, la denuncia di un tifoso danese. “Mi hanno strappato la bandiera arcobaleno dalle mani”
Danimarca - Repubblica Ceca rischia di trasformarsi in un caso politico.
AMAREZZA - Il protagonista della vicenda è Kristoffer Føns che ha voluto denunciare l'accaduto all'emittente pubblica danese DR. "Una guardia ufficiale si è presentata e mi ha strappato la bandiera dalle mani. Prima di andare a Baku pensavo che avrei raggiunto una capitale dove i diritti umani fossero rispettati. Fra l'altro ho sempre espresso molto scetticismo sul Mondiale in Qatar, quindi ho pensato che sarebbe stato ipocrita, a questo punto, far finta di nulla".
POLITICA - L'episodio è stato commentato anche dalla politica danese. Il ministro danese per l'uguaglianza, Peter Hummelgaard, si è detto sgomento per la rimozione della bandiera. "Non dobbiamo perdere questa lotta per l'uguaglianza. Si tratta di alcuni diritti umani fondamentali. Dobbiamo continuare questa lotta per avere il diritto di vivere, essere e amare chi si vuole. Ci sono alcuni paesi, organizzazioni e persone che combattono attivamente questi diritti con tutto ciò che possono. La lotta non è facile da vincere ma ciò non la rende meno importante".
UEFA - Anche la UEFA ha preso posizione sulla vicenda. L'organo era già finito nel mirino quando si era dichiarata costretta a respingere l'azione di colorare d'arcobaleno l'Allianz Arena in occasione di Germania - Ungheria. In quell'occasione ha spiegato che non aveva altra scelta in quanto organizzazione neutrale. Da Nyon è arrivata anche una nota: "Stiamo esaminando cosa è successo a Baku. E ovviamente contatteremo il delegato dell'Uefa che era alla partita, così come il capo della sicurezza della partita e le autorità locali per scoprire cosa è successo". Fra l'altro il caso si è verificato dopo due che uno dei principali sponsor del torneo ha dichiarato che gli era stato detto di non esporre striscioni pubblicitari con i colori dell'arcobaleno a Baku e San Pietroburgo per le partite di Euro 2020.
© RIPRODUZIONE RISERVATA