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Azpilicueta: “Non siamo favoriti per il titolo? Non lo era nemmeno il Portogallo. E neanche il Chelsea…”

LONDON, ENGLAND - OCTOBER 03: Cesar Azpilicueta of Chelsea warms up prior to the Premier League match between Chelsea and Crystal Palace at Stamford Bridge on October 03, 2020 in London, England. Sporting stadiums around the UK remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Mike Hewitt/Getty Images)

Il capitano del Chelsea è apparso in conferenza stampa prima della partita decisiva tra gli uomini di Luis Enrique e la Slovacchia.

Redazione Il Posticipo

Azpilicueta chiede fiducia. Il capitano del Chelsea è apparso in conferenza stampa prima della partita decisiva tra gli uomini di Luis Enrique e la Slovacchia. Non vi sono alternative alla vittoria.  Qualsiasi altro risultato spedisce la "Roja" a casa. Le sue dichiarazioni sono riprese da AS.

ATTESA -  La Spagna sembra in crisi di gioco. E fra le scelte del CT non c'è stato ancora posto per un Campione d'Europa. "Ovviamente ci sarebbe piaciuto avere sei punti, ma fortunatamente  dipendiamo ancora da noi stesso. Io posso solo allenarmi nel miglior modo possibile. Parlare di favoriti è relativo, il Portogallo non lo era nel 2016. E nel 2015 siamo usciti da Campioni del Mondo ai gironi. Nessuna squadra vince il Campionato Europeo prima che inizi. E i conti si faranno comunque alla fine. Se vinciamo e passiamo il turno cambiano diverse prospettive.  L'ho vissuto in prima persona in Champions con il Chelsea, dove fino a gennaio tutti ci consideravano fuori dalle prime quattro e senza futuro nelle Coppe. Poi si è visto come è andata a finire..."

COMPLICATO  - L'ottimismo è importante, ma la situazione è scomoda. "Non siamo nella situazione che ci aspettavamo. Dobbiamo essere umili e autocritici . Quando si arriva da due pareggi è normale che i tifosi si scoraggino un po'. In Sudafrica, la sconfitta contro la Svizzera ci ha spinto ad andare avanti. In termini di atteggiamento, impegno e voglia, non c'è dubbio che la squadra abbia dato tutto. Nella prima partita ci è mancata un po' di fortuna. Contro la Polonia, abbiamo preso gol mentre avevamo il pieno controllo della gara".

TIFOSI - C'è uno scollamento fra i tifosi e la Roja. Addirittura una negazione di saluto reciproca. Azpilicueta ha la sua ricetta. "Dobbiamo essere noi a dare ai tifosi quella spinta. I tifosi si identificano con la Nazionale, ma dobbiamo dare quella forza ai tifosi per sostenerci. Non dobbiamo chiedere niente ai tifosi. Siamo noi che dobbiamo incoraggiarli. E in ogni caso inviare messaggi da qui serve a poco. Spero che dopo la partita ci possa essere un momento di riconciliazione. Se i risultati non arrivano non è certo colpa dei tifosi".