C’è preoccupazione per le visione del prossimo campionato di serie A. La paura è che la rete non riesca a sopportare il carico di utenti collegato per la visione in streaming delle partite. Si è infatti puntato molto sull’on line: DAZN si è aggiudicata i pacchetti 1 (7 gare su tutte le piattaforme) e 3 (le restanti 3 in coesclusiva) on line, lasciando a Sky solamente le 3 partite in coesclusiva da trasmettere su satellitare. Riuscirà DAZN a far arrivare il segnale a tutti i suoi abbonati? La media company per questo ha stretto un’alleanza con TIM, ma potrebbe non bastare. Già qualche problema c’è stato e qualcuno ne ipotizza ancora altri quando arriverà il momento di trasmettere le gare, con l’inizio della prossima stagione del campionato di Serie A fissato per il 22 agosto.


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Problemi nello streaming, la nuova offerta di Sky e l’accordo con TIM: le prospettive di DAZN per i diritti TV
Di Francesco Paolo Traisci. C’è preoccupazione per le visione del prossimo campionato di serie A. La paura è che la rete non riesca a sopportare il carico di utenti collegato per la visione in streaming delle partite...
Il tavolo per lo streaming
E, come riporta il Sole 24 Ore, queste preoccupazioni sono state riportate all’AGCOM (l’agenzia di regolamentazione e vigilanza sulle Telecomunicazioni) da alcuni operatori telefonici nel corso di un tavolo tecnico presso la Direzione reti e servizi di comunicazione elettronica. I timori delle compagnie riguardano la tenuta delle reti ed il pericolo di dover far fronte ad una ondata di reclami dei propri utenti per la congestione che potrebbe essere generata dagli aumenti dei picchi di traffico durante le partite. Ed anche le potenziali distorsioni della concorrenza alla luce della partnership fra DAZN e Tim, con la messa a disposizione dei clienti di quest’ultima del prodotto DAZN. Il tema ha già portato ad alcune segnalazioni, come quella di Wind Tre, mentre Open Fiber e Fastweb non si sarebbero ancora mosse in tal senso, ma si aspetta una loro presa di posizione in senso analogo. Gli operatori hanno quindi chiesto che la piattaforma streaming prenda gli adeguati accorgimenti per evitare tali rischi. Per il momento l’Authority non ha potuto far altro che rinviare ad un successivo incontro, nel quale dovrebbe essere chiamata a partecipare anche la stessa DAZN.
L'offerta di Sky
Nel frattempo però ci sarebbero prove di dialogo fra DAZN e Sky per far vedere (come avviene già quest’anno) le 7 gare, sulle quali DAZN ha l’esclusiva, anche nel bouquet offerto da Sky, in modo che, sommate alle 3 sulle quali Sky ha acquistato il diritto di trasmettere via satellite, questa possa offrire ai propri abbonati tutta la serie A con il proprio decoder Sky Q. Gli abbonati di Sky potrebbero quindi avere comunque la visione di un canale lineare sul satellite in cui assistere alla programmazione di Dazn come è avvenuto fino alla stagione appena conclusasi. E, secondo quanto riportato da Il Sole 24 ore, la pay tv avrebbe messo sul piatto un’offerta di almeno mezzo miliardo di euro a stagione per avere Dazn (e quindi anche tutta la Serie A) su Sky, come formalizzato in una lettera inviata ai vertici della piattaforma streaming. L’obiettivo della mediacom è evidentemente quello di offrire comunque ai propri abbonati il campionato di Serie A non perdendo quindi quote di mercato.
L'accordo con TIM
Ma, pare che l’offerta sia stata rifiutata. Il problema principale è che la TIM potrebbe non essere d’accordo. Infatti DAZN e TIM hanno stretto un accordo che (non si sa per certo in quanto sarebbe coperto da una clausola di riservatezza) potrebbe contenere, qualora fosse simile a quello stretto con la Disney, un diritto di esclusiva, ossia il diritto per TIM di essere l’unica a poter distribuire gli abbonamenti di DAZN e far vedere le partite sul suo TIMVision. Con l’effetto che, senza il consenso della compagnia telefonica, sarebbe impossibile per DAZN stipulare per il campionato italiano nessun ulteriore accordo con altri, Sky compresa. D’altronde è stata guerra vera fra Sky e DAZN e quest’ultima ha scelto TIM come partner. Ora sembra tardi per tornare indietro. Ed il tempo stringe: la proposta di Sky ha infatti una scadenza a brevissimo termine, indicata nella imminente data d’inizio degli Europei. Ma la strada per Sky pare in salita.
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