Ed alla fine è arrivata!
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Milan fuori dall’Europa League: motivazioni, accordi ed effetti di una sentenza annunciata
Di Francesco Paolo Traisci. La tanto attesa pronuncia del Tas (l’ennesima e, a quanto pare, definitiva) nei confronti del Milan che, oltre al club rossonero, vedeva anche in trepidante attesa la Roma ed il Torino. Tutti in attesa di conoscere le...
La tanto attesa pronuncia del Tas (l’ennesima, e, a quanto pare definitiva) pronuncia nei confronti del Milan che, oltre al club rossonero, vedeva anche in trepidante attesa la Roma ed il Torino.
Tutti in attesa di conoscere le date d’inizio della stagione alle porte. La Roma incerta fra i preliminari di Europa League e la fase a gironi, il Torino se partecipare o meno alla stessa fase preliminare di Europa League, in sostituzione della Roma qualora fosse riuscita ad entrare direttamente nella fase a gironi. E tutto in attesa di conoscere le sorti del Milan oggetto di ben due procedimenti di infrazione del Fair Play Finanziario. Il primo è frutto di una vicenda lunga e controversa. Dopo una serie di segnali e di ammonizioni al Milan cinese, la Commissione Fair Play dell’Uefa aveva negato al Milan, che nel frattempo era diventato di proprietà del Fondo Elliott, la licenza UEFA per disputare la stagione 2018-2019 della Europa League, per una serie di infrazioni, in una vicenda che tutti ricordiamo. In seguito al ricorso del Milan, il Tas aveva però riammesso i rossoneri chiedendo alla Commissione Fair Play di comminargli una sanzione meno pesante: 12 milioni di multa da prelevarsi dai ricavi europei, riduzione della rosa e, soprattutto, obbligo di raggiungere la parità di bilancio entro il 2021 fu il verdetto dell’Uefa.
Il club milanese, tuttavia, malgrado la riammissione, aveva ritenuto comunque troppo severa anche quella sanzione, ricorrendo ancora una volta al Tas. Un ricorso che si è trascinato fino ad oggi perché, nel frattempo, ne era iniziato un altro, quello relativo alle infrazioni per il successivo triennio, che era arrivato anche esso dinanzi al Tas.
Ed allora, dopo una serie di traccheggiamenti, ecco il verdetto del Tas, che in realtà recepisce l’accordo raggiunto fra Milan e UEFA: riuniti i due procedimenti, annullate tutte le precedenti sanzioni, esclusione di un anno del Milan dalle coppe!
Tutti contenti?
Probabilmente sì!
Il Milan, che sarebbe comunque stato colpito con la stessa sanzione, per la seconda violazione del Fair Play, ha evitato le ulteriori sanzioni e soprattutto l’incombente obbligo di raggiungere la parità di bilancio nel 2021, una spada di Damocle che metteva pressione ed ansia al nuovo management rossonero. Un risultato che non avrebbe raggiunto con la sola spontanea rinuncia alla Licenza per la prossima stagione, se non fosse stato il frutto di un’attenta negoziazione.
L’Uefa chiude il caso Milan come lo aveva previsto, ossia con la squalifica di un anno dalle coppe. E dell'esclusione del Milan agli effetti per i terzi interessati il passaggio è automatico e obbligato.
La Roma, guadagnando quasi un mese di vacanza e di tranquillità non dovendo più iniziare il proprio ritiro nei primi di luglio, accederà alla fase a gironi prevista a settembre, il Torino andrà a giocarsi i preliminari al posto dei giallorossi a luglio inoltrato. E quindi senza dimenticare la Lazio, vincitrice della Coppa Italia, il calcio italiano comunque confermerà il suo numero “legale” mantenendo tre squadre in Europa League.
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