Se per la Lega di Serie A le acque appaiono assai torbide ed agitate, forse per i dilettanti ci potrebbe essere una schiarita. Eh sì, perché mentre per la presidenza della massima Lega si succedono i nomi e rapidamente vengono bruciati, per la LND, enorme settore che rappresenta un terzo della governance calcistica in termine di voti e conta oltre un milione di tesserati, lo zoccolo duro del movimento, la strada per la presidenza appare segnata.


diritto effetto
LND, Abete verso la presidenza: c’è il rebus terzo mandato, ma anche precedenti confortanti
Di Francesco Paolo Traisci. Abete... sempreverde in LND? Non è così facile governare, sia per i limiti di mandato che per la gestione. Quali sono gli scenari per la Lega che "pesa" di più nella politica FIGC?
Abete verso la presidenza
Tutto indica il nome di Giancarlo Abete, attuale commissario nominato da Gravina dopo le dimissioni di Cosimo Sibilia. Sibilia che si dimise dopo aver sfidato e perso la contesa elettorale per la massima poltrona della FIGC con lo stesso Gravina. Ed allora spazio ad un mandato stabile per l’ex numero 1 della FIGC, dimessosi dopo il disastro dei mondiali del 2014, ora pronto a mettere in campo tutta la sua competenza per il rilancio di un settore che ha sentito forte la crisi. Non solo Covid ma in generale sostenibilità da ritrovare in un mondo in cui i costi sovrastano i ricavi. Certo, qualche concorrente per la poltrona potrebbe spuntare attraverso le alleanze locali, comitati regionali che spingono i propri candidati, ma la via sembra spianata.
Il problema del terzo mandato e le possibili soluzioni
E non dovrebbe essere un problema il passato del candidato. Infatti la famosa legge (a suo tempo voluta dall’allora ministro dello sport Lotti), che impone il divieto del terzo mandato, che a suo tempo fu ostativa per una eventuale candidatura alla massima poltrona della FIGC non si dovrebbe applicare ad un organo privato come la LND. Non parliamo di incarico federale ma di carica in un ente privatistico quale la LND. Più problematica potrebbe certo essere la poltrona che in quanto presidente di Lega andrebbe automaticamente ad occupare in seno al Consiglio Federale. Ed in tal senso ci sarebbe un precedente che ha escluso la distinzione fra cariche elettive e cariche automatiche, laddove si ricade nel divieto del terzo mandato. Ma ci sarebbe anche un precedente che farebbe ben sperare, quello di Claudio Lotito che in virtù di una pronuncia della giustizia federale siede tranquillamente all’interno del Consiglio Federale, pur avendo raggiunto il limite dei mandati previsto dalla legge. E siamo sicuri che se dovesse essere sollevato il problema, la nostra giustizia sportiva sarebbe in grado di trovare il modo di superarlo. Perché un nome forte e dal curriculum professionale di grande competenza appare necessario per il rilancio del movimento dal basso. La vicinanza e la stima di Gravina anche. Il 21 marzo si conosceranno i candidati e, a meno di sorprese, il commissario Abete potrebbe diventare il Presidente Abete.
© RIPRODUZIONE RISERVATA