Tempi duri per i procuratori, gli agenti, gli intermediari e tutti quelli che ruotano intorno alle trattative del calciomercato. È arrivata una nuova tappa nella lotta infinita fra i vertici della FIFA ed i procuratori, accusati spesso di essere i veri padroni del calcio. Da tempo infatti il massimo organo del calcio mondiale sta portando avanti una serie di iniziative per limitare il potere di queste figure, cercando di imporre regole stringenti ed inderogabili. Regolamenti che si sono succeduti nel tempo, con poco successo, contro una categoria che viene ritenuta ormai troppo potente. I procuratori che possiedono squadre, che sono in grado di influenzare pesantemente non solo la carriera degli atleti ma anche le scelte dei presidenti e le sorti sportive ed economiche dei club.


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La FIFA continua la lotta contro i procuratori: ecco i nuovi obblighi, divieti e massimali
Il costo dei procuratori continua a salire
—Una lotta iniziata contro le cosiddette terze parti, con il divieto per soggetti diversi dai club di detenere il cartellino dei giocatori, con quella che in passato era stata definita una sorta di schiavitù. Proseguita con vari tentativi di inquadramento, in albi e registri, e di porre un tetto ai loro compensi. E con misure volte a conferire maggiore trasparenza alle transazioni, con il monitoraggio dei flussi di denaro dei vari trasferimenti internazionali, cercando di individuare gli effettivi destinatari. Risorse bruciate secondo la Gazzetta dello Sport che snocciola dati e cifre forniti dal Report annuale sulle commissioni intascate dai procuratori coinvolti nei trasferimenti internazionali di tutto il 2022. Il totale, del dichiarato, non è record ma quasi: 586 milioni di euro, con un maxi-aumento del 24,3% sull’anno precedente. Una cifra enorme seconda solo ai 616 milioni del 2019, pre-pandemia, ma in aumento se in rapporto al volume d’affari totale: i procuratori e gli intermediari hanno quindi pesato di più e mai come quest’anno i calciatori trasferiti hanno preteso commissioni per i loro agenti (nel 15,3% delle operazioni portate a compimento). Il costo dei procuratori continua a salire non soltanto per gli affari più a importanti e per gli ingaggi di grandi giocatori a parametro zero, ma anche per operazioni di medio livello. E noi italiani siamo secondi in questa speciale lista, preceduti solo dalla Premier.
Il nuovo regolamento agenti
—E ora, nella riunione tenuta a Doha a margine dei mondiali del Qatar è stato approvato il nuovo regolamento agenti, la cosiddetta FIFA Football Agent Regulations (FFAR) FFAR già entrato in vigore il prossimo 9 gennaio e che avrà un periodo di transizione fino al prossimo 1° ottobre. Perché mentre le procedure per ottenere una licenza ai sensi della FFAR sono entrate in vigore lunedì scorso, ci sarà un periodo di transizione prima dell'obbligo di utilizzare solo agenti di calcio con licenza e del tetto alle commissioni degli agenti, che entrerà in vigore il 1° ottobre 2023.
Sono tre le novità di rilievo:
1. l'introduzione di un albo dei procuratori, con l’accesso regolato da un esame. Ci sarà quindi un sistema di licenze obbligatore per tutti coloro che vorranno agire da intermediario in un trasferimento internazionale;
2. il divieto di rappresentanza multipla, per evitare conflitti di interesse, per cui un agente non potrà lavorare per più di una parte coinvolta nella trattativa a meno che non si tratti di calciatore e squadra acquirente;
3. l'introduzione di massimali per le commissioni percepite dagli agenti che variano a seconda del rappresentato: una commissione massima non superiore al 5% dello stipendio dell'assistito, se il suo ingaggio sarà al di sotto dei 200mila dollari, e non superiore al 3% se supererà questa soglia, nel caso in cui il procuratore rappresenti un calciatore o la squadra acquirente. Se l'agente invece rappresenterà sia il giocatore che la squadra acquirente il tetto alle commissioni sarà del 10% in caso di stipendio inferiore a 200 mila dollari, e del 6% se supererà la soglia. Se il procuratore rappresenterà il club venditore la commissione massima sarà pari al 10% del valore dell'operazione.
L'obiettivo: trasferimenti più equi
Si tratterebbe secondo il comunicato ufficiale di “un passo fondamentale verso l'istituzione di un sistema di trasferimento di calcio più equo e trasparente, con l'obiettivo di rafforzare la stabilità contrattuale, tutelare l'integrità del sistema di trasferimento e raggiungere una maggiore trasparenza finanziaria”. Siamo nel periodo di transizione... E vedremo come reagiranno gli agenti e se servirà ai suo scopi. Certo che se gli agenti sono ritenuti uno dei mali maggiori del nostro calcio, non bisogna dimenticare che sono spesso i club a far ricorso ai loro servizi, ad affidare loro gli incarichi di intermediazione e ad accettare di pagare le loro commissioni, in un mercato di cui sono sempre di più i protagonisti!
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