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Diritti TV e ritorno di immagine, ecco il piano per la Serie A Cup in Florida durante il Mondiale

Diritti TV e ritorno di immagine, ecco il piano per la Serie A Cup in Florida durante il Mondiale - immagine 1

Di Francesco Paolo Traisci. Il torneo negli USA con le squadre di Serie A durante i Mondiali è possibilità assai concreta e potrebbe essere un gran colpo dal punto di vista dell'immagine, ma soprattutto economico...

Francesco Paolo Traisci

Fra pochi giorni si saprà la sorte dell’Italia ai Mondiali del Qatar. Teniamo incrociate le dita e speriamo che la Banda Mancini riesca a farcela superare lo scoglio degli spareggi. In ogni caso la Serie A dovrebbe fermarsi per consentire ai giocatori convocati dalle proprie nazionali di partecipare alla kermesse mondiale. Ai Mondiali 2018 di Russia, l'Italia non c'era, come noto: ma il nostro massimo campionato diede comunque 58 calciatori (la Premier 129, la Liga spagnola 82). Ora, qualora i nostri dovessero farcela, si calcola che sarebbero circa 85 i calciatori del nostro campionato coinvolti alla Coppa del Mondo.

Un maxi torneo con le squadre di A

Pertanto si sta studiando un progetto per riempire il vuoto lasciato dalla sosta. Un maxi torneo con tutte e 20 le squadre del nostro campionato che andrebbe in scena fra la fine di novembre e l’inizio del periodo natalizio. Già scelta la location: Orlando, in Florida, costa est degli Stati Uniti, che fu sede della Nba e della MLS durante la pandemia. Un’area che avrebbe a disposizione oltre 20 impianti adatti al nostro campionato. E già sono in fase avanzata i colloqui con la FIFA e la Concacaf, la Confederazione del Nord America. Tutto ciò, negli intenti della Lega, potrebbe consentire di raggiungere molteplici obiettivi. Da un lato, riempire il vuoto lasciato dalla sospensione del campionato, consentendo ai circa 570 giocatori non impegnati nelle rispettive rappresentative nazionali ai mondiali di rimanere in condizione. E, dall’altro, di potenziare l’immagine estera del nostro campionato, aprendosi ad un mercato di grandi prospettive sempre sensibile al made in Italy. E non è una caso che la Lega abbia appena aperto una sede a New York.

Recuperare terreno sugli altri tornei

Sicuramente l’idea di potenziare l’immagine estera del nostro campionato è una delle strade maestre per aumentare i ricavi e quindi la sostenibilità del nostro campionato. In questo partiamo molto indietro rispetto agli altri campionati, non solo rispetto alla Premier, ma anche dietro la Liga e c’è molto terreno da recuperare. La scelta logistica è appunto giustificata in tal senso, sia per la presenza di una forte comunità di origine italiana sia per il fuso orario (6 ore indietro rispetto all’Italia) che consentirebbe trasmissioni in orari accettabili e non sovrapposte con quelle dei mondiali. Ma anche per il clima, meno rigido rispetto quello di aree più a Nord della stessa Costa Est (come New York o Boston). Certo, il progetto non è per niente semplice, bisognerebbe spostare circa 1200 persone. “Ma la serie A ne avrebbe altri 570 disponibili per partecipare al torneo Usa”, come spiega Andrea Butti, Head of Competitions della Lega, che insieme con l’Ad Luigi De Siervo sta lavorando alacremente per portarlo avanti. 

Diritti audiovisivi in più

E per i nostri club ci sarebbe l’ulteriore incentivo dei diritti audiovisivi. Essendo di fatto un torneo, non si applicherebbe la disciplina della Melandri: i diritti potrebbero essere venduti anche per le dirette in chiaro. E molti potrebbero essere interessati a trasmettere le partite. Togliendo la RAI che si è assicurata i Mondiali, ci potrebbero essere Mediaset ma anche Dazn e Sky, o qualche altra Pay TV desiderosa di aprirsi spazi nel mercato delle trasmissioni sportive. De Siervo è anche alla ricerca di sponsor, c'è molto interesse in Usa allo sbarco del nostro calcio. Tutto questo farebbe felici le società medio-piccole, tutte entusiaste del progetto, mentre qualche resistenza potrebbe arrivare dalle big, che, avendo molti calciatori impegnati ai Mondiali, temono di potere allestire una squadra all’altezza del proprio blasone. Ma potrebbe essere prevista la possibilità di attingere ai prestiti dalla serie B, che si fermerà anch'essa, ma non, come ipotizzato da qualcuno, dai campionati esteri. Presto vedremo se il progetto andrà in porto. E la Lega, con il nuovo presidente Casini, ha fretta. Vuole chiudere progetto nei prossimi due mesi.