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DAZN e Sky: il calcio va su internet, ma come si vedrà la partita in TV?

DAZN e Sky: il calcio va su internet, ma come si vedrà la partita in TV?

Di Francesco Paolo Traisci. Dove vedremo le partite del nostro campionato di calcio per i prossimi 3 anni? Sicuramente su DAZN e, quantomeno per la maggior parte delle partite, non su Sky e sulla piattaforma trasmessa con il decoder Sky Q.

Francesco Paolo Traisci

Dove vedremo le partite del nostro campionato di calcio per i prossimi 3 anni? Sicuramente su DAZN e, quantomeno per la maggior parte delle partite, non su Sky e sulla piattaforma trasmessa con il decoder Sky Q. E nemmeno sulla app di Sky. È infatti stata rifiutata l’offerta formulata in extremis dalla pay tv satellitare per poter continuare a mettere a disposizione le gare sulla sua app e sul decoder Sky Q tramite un canale via satellite. Un’offerta sostanziosa, che nel quartier generale di Londra della piattaforma era stata internamente definita come «crazy». Eppure, nemmeno i 500 milioni all’anno messi sul piatto con una lettera formale sono serviti.

Il no di DAZN

Sky avrebbe così voluto poter offrire tutte le gare ai propri abbonati, riunendo i pacchetti non acquistati con quello che ha dovuto acquistare. Aggiungere le 7 partite alla settimana della Serie A che Dazn ha in esclusiva per il prossimo triennio alle 3 del proprio pacchetto, nella speranza di non perdere gli abbonati interessati al nostro massimo campionato. Niente da fare: DAZN ha ringraziato ma ha rispedito al mittente l’offerta. Offerta, questa del canale Tv, fatta tentando la piattaforma sulla necessità di garantire qualità e affidabilità nella visione delle partite evitando ab origine – prima di verificare sul campo le preoccupazioni della vigilia – la tanto temuta congestione del traffico sulla rete Internet. Ebbene DAZN ha rifiutato, considerando l’offerta, secondo alcune fonti, tardiva. Avranno sicuramente avuto il loro peso i rapporti tesi fra i due, culminati nella battaglia legale che Sky ha intrapreso, con il ricorso di al Tribunale di Milano contro l’assegnazione dei diritti Tv per una presunta violazione della Legge Melandri, poi ritirato in accordo con la Lega Serie A per acquisire i diritti di tre partite a giornata in co-esclusiva.

Il ruolo di TIM

Ma soprattutto avrà pesato l’accordo che DAZN ha stretto con TIM che ha fornito 340 degli 840 milioni annui che la piattaforma si è impegnata a pagare alla Lega per i diritti. Una TIM che trasmetterà le gare sul suo portale TIMvision e che, a quanto sembra trapelare, sembra forte di un diritto di esclusiva previsto nell’accordo. Ciò almeno stando alle parole del CEO di TIM, Luigi Gubitosi, nell’ultima conference call sui conti: "L’accordo è coperto da NDA, un “Non Disclosure Agreement”, ossia una clausola di riservatezza, ma possiamo dire che è simile a quello con Disney. Quindi siamo l’unica telco che può distribuire gli abbonamenti». Il che vorrebbe dire che l’unico decoder abilitato sarebbe il Timbox di Timvision. Niente Sky Q e niente Vodafone Tv, con buona pace dei tifosi (e dei locali pubblici) che dovranno reperirlo, come alternativa televisiva allo streaming internet. A quanto pare, quindi, le gare potranno vedersi in streaming internet su DAZN e sul Timbox. Tanto peggio (almeno per il momento) per Sky e per i suoi abbonati, attuali e futuri.