Zirkzee ci riprova. Dopo la non indimenticabile esperienza a Parma, il ragazzo torna in Italia, sempre in Emilia, qualche chilometro più in la. Un centravanti fisicamente massiccio, ma anche rapido e letale sotto porta. Uno di quelli che già quando era ragazzino, piccolo non lo è mai stato. Uno, per usare un termine di paragone...alla Lukaku. Non sono pochi quelli che paragonano Joshua Zirkzee, attaccante olandese classe 2001 al centravanti dell'Inter. E in effetti i punti di contatto non mancano: origini africane (padre congolese per il belga, ascendenze nigeriane per il tulipano), il passaggio ad un grande club già in tenera età (Chelsea e Bayern). Tante somiglianze, a cui poteva aggiungersene un'altra: la maglia dell'Everton.

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Zirkzee e quel destino che lo lega a…Lukaku: “Quando è andato via dall’Everton, io potevo arrivare al suo posto”

MUNICH, GERMANY - NOVEMBER 24: In this handout image provided by FC Bayern Muenchen arrives Joshua Zirkzee for a training session at Bayern's training ground Säbener Strasse ahead of the UEFA Champions League Group A stage match between FC Bayern Muenchen and RB Salzburg at Allianz Arena on November 24, 2020 in Munich, Germany. (Photo by Handout/FC Bayern via Getty Images)
EVERTON
La possibilità c'è stata e proprio grazie all'attaccante dell'Inter. A raccontarlo, a Voetbal International qualche tempo fa, è stato lo stesso Zirkzee. "L'Everton è stata un'opzione importante per me. L'allenatore era Ronald Koeman, Romelu Lukaku se n'era appena andato quell'estate perché era stato acquistato dal Manchester United. E io avevo l'impressione da parte del club che per me ci fossero delle chance di diventare qualcuno da quelle parti. Mi hanno addirittura offerto un contratto mentre stavo facendo un provino". Magari nel 2017 Zirkzee, all'epoca appena sedicenne, non avrebbe potuto sostituire Big Rom ma è ancora in tempo per seguirne le tracce.

BAYERN
Nel frattempo Zirkzee, prima di tornare al Bayern Monaco ed essere rispedito in Emilia, ha accumulato un po' di esperienza in Belgio, con la maglia dell'Anderlecht mettendo a segno 16 gol in 38 partite. Non abbastanza per convincere i bavaresi a trattenerlo anche se il ragazzo non ha ancora accantonato l'idea. "Quando mi sono allenato per la prima volta con il Bayern sapevo che era il club in cui volevo giocare. Mi sono detto, facciamo tre allenamenti, poi deciderò se sono abbastanza bravo. Mi hanno detto che avevo tante qualità ma hanno aggiunto che avrebbero voluto lavorare su altre cose, come la mia forma fisica e hanno mantenuto la promessa". Lui un po' meno. Riparte da Bologna.
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