Zidane, la Champions e il futuro. L'allenatore del Real Madrid è il "superstite" della Liga nell'Europa che conta e alla vigilia della sfida con il Celta Vigo ha parlato della sfida contro il Liverpool ma anche del suo futuro lasciando capire che nulla sia scontato. Le sue parole in conferenza stampa sono riprese da Bernabeu Digital.
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Zidane: “Preferisco affrontare il Liverpool al Di Stefano. Rinnovo? Potrei restare 10 anni o andare via domani…”

MADRID, SPAIN - DECEMBER 09: Zinedine Zidane, head coach of Real Madrid reacts during the UEFA Champions League Group B stage match between Real Madrid and Borussia Moenchengladbach at Estadio Alfredo di Stefano on December 09, 2020 in Madrid, Spain. Sporting stadiums around Spain remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Denis Doyle/Getty Images)
L'allenatore del Real Madrid fra Champions e futuro.
CHAMPIONS - Il Real è l'unica spagnola in Champions. E il sorteggio non è stato esattamente benevolo. Il Liverpool che da quelle parti significa parecchie cose. In primis la rivincita della finale del 2018. "Credo che l'essere rimasti gli unici spagnoli sia una semplice coincidenza. Le nostre squadre sono tutte molto forti. Questa stagione è andata così. L'anno prossimo la Spagna sarà nuovamente competitiva. Chiaramente preferiremmo giocare la sfida contro il Liverpool al Di Stefano, ma vedremo quali sono le indicazioni e ci adegueremo. Affrontare il Liverpool rappresenta qualcosa di molto impegnativo e richiederà un grandissimo sforzo da parte nostra ma conosciamo bene la difficoltà della competizione e a questo punto tutte le squadre rimaste sono fortissime".

FUTURO - Una vittoria in Europa restituirebbe la dimensione internazionale al Real Madrid che manca proprio dalla sfida con il Liverpool che sancì l'addio di Zidane e Ronaldo. Il francese è tornato, ma non sa per quanto tempo. "Vivo giorno per giorno e non vado oltre perché non ho in programma nulla. Potrei firmare qui per altri dieci anni, o andarmene anche domani. L'unica certezza che ho è la passione e l'ambizione dei miei calciatori. Mettono sempre qualcosa in più e vogliono arrivare sempre fra i migliori. Mi piace quello che vedo. E so anche che attraverseremo altri momenti complicati. Fa parte del gioco. Un giorno sei su, l'altro giù. Noi dobbiamo essere equilibrati. Siamo in corsa e dobbiamo lavorare sodo per arrivare al traguardo. Ogni anno è così. Nell'ultimo tratto di marzo o aprile si gioca tutto. Il resto è poesia".
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