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Zaha: “Sono nero e orgoglioso, ma parlatemi quando prenderete sul serio il problema”

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Il calciatore del Crystal Palace chiede a gran voce qualcosa di diverso per la lotta al razzismo.

Redazione Il Posticipo

Wilfried Zaha e il razzismo: un problema atavico, per l'attaccante del Crystal Palace che, dopo la vittoria sul City ha denunciato nuovamente le offese, ribadendo una posizione molto decisa. Il 28enne ha postato una serie di messaggi razzisti ricevuti su Instagram sabato sera e non ha usato mezzi termini: volere un'azione piuttosto che sostegno.

SCIOCCHEZZE -  Il messaggio del calciatore il primo a segnare 50 gol con la maglia del Crystal Palace in Premier League non lascia spazio a fraintendimenti. "Non sono qui per tutte le sciocchezze che vengono fatte invece di risolvere il problema reale.  Questo messaggio non è per me, né  per ricevere un milione di messaggi che dicono che stiamo con te o che quanto accaduto sia disgustoso. Né sono a caccia di simpatie. Il mio colore sarà sempre il vero problema, va bene perché sarò sempre nero e orgoglioso. E parlatemi quando prenderete davvero sul serio questo problema.

PRIMA GIORNATA - Non è la prima volta che Zaha prende posizioni nette. Nella prima giornata di Premier, come promesso,  Il 28enne non si è inginocchiato prima dell'inizio della partita. Aveva chiesto che dalle parole ai gesti si passi ai fatti visto che nonostante le tante manifestazioni, a suo avviso, è cambiato poco. A partire dall'inginocchiarsi prima della partite e sulla scritta Black Live Matter. Definito come gesto "degradante".

 

Zaha:  “Sono nero e orgoglioso, ma parlatemi quando prenderete sul serio il problema”- immagine 2

BLM -    E anche nel febbrario scorso Zaha si era fatto sentire. "Non capisco l'inginocchiarmi. Né per quale motivo debba avere la scritta Black Live Matter sul retro. No, non credo sia questo il modo per dimostrare che contiamo qualcosa. Anzi lo ritengo degradante. A meno che qualcosa non cambi davvero, non parlerò più del movimento. Io continuo a vedere e leggere di insulti sui social, di persone che con account falsi possono dire qualsiasi cose. Non voglio che qualcuno venga a dirmi che le cose cambieranno. Desidero che cambino".