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Yonghong Li, primo compleanno da…ex presidente del Milan

Di Ignazio Castellucci. Li Yonghong, l’ineffabile e misterioso businessman cinese che ha fatto scorrere fiumi d’inchiostro e creato parecchie polemiche tra i tifosi rossoneri, oggi compie 49 anni.

Redazione Il Posticipo

"Li Yonghong, l’ineffabile e misterioso businessman cinese che ha fatto scorrere fiumi d’inchiostro e prodotto un’impennata dei consumi di Maalox tra i tifosi rossoneri, oggi compie 49 anni.

"DUE ANNI - Se qualcuno, come lui stesso, lo ha in passato immaginato lanciato non ancora cinquantenne verso sempiterna gloria alla guida di un club tra i più blasonati del calcio europeo, ecco che oggi è il momento di riflettere sulla parabola rossonera del sig. Li, durata tra alti (pochi) e bassi (parecchi) meno di due anni – dalla prima volta che il suo nome circolò, nell’estate del 2016, come possibile acquirente del Milan fino ai primi di luglio di quest’anno, quando Elliott ha escusso il pegno sulle azioni a garanzia dei suoi crediti verso il club e il suo proprietario. Si nota oggi come il sipario sia calato rapidamente sul Nostro eroe, dopo l’escussione del pegno e le schermaglie di quei giorni. Ricordiamo tutti, prima dell’estate, le dichiarazioni di Elliott, l’assemblea dei soci con le riserve espresse dalla nuova compagine verso la gestione cinese, la lettera aperta di Li in cui ha dato al mondo e ai tifosi la sua versione dei fatti.

"PERDITA - Poi, poco o nulla. Il Milan è rientrato in Europa League, via Losanna. C’è un clima, vero o dichiarato, di grande fiducia, nella società e tra i tifosi. Del sig. Li non si parla quasi più. Alcune testate non solo sportive si sono lanciate nel corso dell’estate in esercizi di calcolo per stimare le perdite sofferte da Li Yonghong in tutta la vicenda – diverse fonti e metodi di calcolo convergono sulla cifra di 524 milioni (oltre ai 303 milioni imprestati da Elliott). Quasi tutti gli analisti concludono ponendosi la domanda che noi ci eravamo posti a bocce ancora rotanti: possibile che Li decida di perdere centinaia di milioni del suo investimento per non versare i famosi 32 milioni dell’aumento di capitale di fine giugno? specie considerando che vendendo il pacchetto di maggioranza a Commisso o ai Ricketts egli avrebbe senz’altro evitato l’escussione del pegno e quanto meno limitato i danni.

"ICONTI SI FARANNO ALLA FINE - Ma a volte un imprenditore può decidere di abbandonare un’operazione che ritiene, per mille ragioni, non più utile alla sua complessiva strategia economica e finanziaria; e scegliere tra più opzioni utili a limitare i danni  ormai sofferti. Alcuni tra quelli che si lanciano oggi in questi esercizi collega l’apparente irrazionalità della condotta di Li a ragioni inconfessabili, collegate anche alle indagini in corso della Procura di Milano per ipotizzati reati finanziari. Bisogna, certo, attendere l’esito delle indagini. Bisogna anche, aggiungo, attendere l’esito del procedimento giudiziario civile lussemburghese per la vendita del club che seguirà all’avvenuta escussione del pegno da parte di Elliott. Non ci sono abbastanza dati pubblici per comprendere appieno né quanto abbia davvero perso il sig. Li, né quanto valga oggi il Milan, né tanto meno a che cifra sarà venduto e se l’eventuale sopravanzo rispetto ai debiti verso Elliott sarà restituito al sig. Li.

"COMPLEANNO - Mi pare abbastanza probabile che il sopravanzo eventuale, anche nel migliore dei casi, sarà inferiore all’investimento complessivo di Li Yonghong: per andare pari o vicino alla parità, il club dovrebbe essere venduto a ben oltre 800 milioni di euro (senza contare spese legali e eventuali clausole contrattuali penalizzanti per il sig. Li, oggi non note). Oggi inviamo i nostri auguri al sig. Li, che abbiamo visto in qualche breve immagine agostana impegnato in una allegra grigliata in famiglia. In questo momento, di fronte alla damnatio memoriae della stampa mainstream non può che esserci simpatico.  Una valutazione complessiva del suo transito nel pianeta rossonero potremo farla solo alla fine di questa infinita telenovela.