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Inter, una scelta per la vita…

In Cina Xi Jinping è stato presidente della Repubblica a vita. Il che significa che difficilmente cambieranno le prospettive per la proprietà cinese. L’autofinanziamento è destinato a durare...

Redazione Il Posticipo

Xi Jinping eletto a vita presidente della Cina. Di per sé, non è una soluzione che fa a pugni con il concetto stesso di democrazia? Al netto delle considerazioni politiche, ciò che accade a Pechino interessa soprattutto funzioni calcistiche. Che cosa succederà adesso all’Inter?

Xi Jinping lascerà che Suning possa investire?

La situazione finanziaria dell’Inter è nota. Suning ha ereditato una società indebitata e costretta a muoversi in margini di manovra delimitati, anzi ristretti dal Fair Play Finanziario e dall’economia cinese. Orbene, l’UEFA monitorerà l’Inter sino al 2019. E la Cina? Allo status quo, sino a che Xi Jiaping potrà imporre la propria volontà sulle movimentazioni di denaro all’estero sino a che avrà facoltà di intendere e volere. Dunque? Che ne sarà del mercato dell’Inter? Inevitabilmente, vi saranno delle ripercussioni. Se positive o negative, lo dirà il tempo. In questo senso le operazioni di mercato, specialmente quello della prossima estate, andranno pianificate. Non è escluso, dunque che l’Inter possa proseguire sulla strada tracciata sinora.

Tre passi per diventare grandi

Le prospettive, almeno sino a giugno 2019 restano immutate. Solo allora si potrà costatare quale sia la reale potenza di Suning. Restano però alcune incognite. Legati a tre passi. In primis, autofinanziamento. L’Inter ha un parco giocatori che può generare i capitali necessari per la rifondazione. Joao Mario, Brozovic, Perisic e Icardi portano in dote almeno 200 milioni, che, uniti alla possibile qualificazione alla prossima Champions e a operazioni di contorno arrivano a sfiorare i 300. Ciò che serve per una campagna acquisti intelligente, mirata a costruire una squadra con parametri zero e giocatori con diritto di riscatto. Lautaro è già nerazzurro. Bernard e De Vrij potrebbero diventarlo. Le premesse sono più che buone.

Ultima estate di sofferenza

La sensazione è che comunque questo sarà l’ultimo anno con le mani parzialmente legate. La chiave è nella formula “prestito con obbligo o diritto di riscatto nel 2019”. Una soluzione fondamentale, perché tutti gli arrivi della prossima estate che saranno pagati nel 2019 andranno a bilancio nel 2020 quando la società non sarà più legata al FPF. Quindi la situazione, tutto sommato, sembra più azzurra che nera. Purché si operi con oculatezza almeno per un'altra sessione di mercato. Gli interisti che hanno maturato la pazienza di Giobbe, si possono rassegnare. Anche perché non è detto che una gestione virtuosa faccia rima con perdente. L’esempio arriva proprio da Napoli e Juventus che con i conti in ordine grazie alle plusvalenze, dominano in Italia. Specialmente i bianconeri, capaci di restare al vertice nonostante si siano privati, da tre anni a questa parte, di un big.