Il match di Champions League tra RB Lipsia e Manchester City presenterà certamente alcuni ricordi per Timo Werner, che ha da poco lasciato la Premier League. E il tedesco dimostra di ripensare all'esperienza al Chelsea...con un po' di amaro in bocca
Il match di Champions League tra RB Lipsia e Manchester City presenterà certamente alcuni ricordi per Timo Werner. Del resto fino all'anno scorso l'attaccante tedesco incontrava i Citizens in Premier League, prima di lasciare il Chelsea per tornare nel club che lo ha aiutato a esplodere. Nonostante la bacheca parli di una Champions League vinta dai Blues anche grazie ai suoi gol, Werner non sembra avere nel cuore l'esperienza passata a Stamford Bridge. Anzi, come ha spiegato in un'intervista al Sun, ci sono stati problemi che lo hanno convinto a lasciare Londra.
Il rapporto con Tuchel
—
A partire dal rapporto con il suo connazionale Tuchel, che si è preso la panchina del Chelsea pochi mesi dopo il suo arrivo. "I primi sei mesi al Chelsea sono stati molto buoni, il che era quello che il club e i tifosi si aspettavano da me. Segnavo e giocavo bene. Ho avuto successo in Germania e al Chelsea, nella prima stagione ho giocato quasi tutte le partite, nel 2021 ho vinto la Champions League segnando in semifinale contro il Real Madrid, e in generale ho fatto parecchi gol. Poi però tutto questo l'allenatore se l'è dimenticato e non è stato giusto. Questa è stata la ragione per cui sono tornato a Lipsia, per divertirmi di nuovo, perchè non mi sentivo più così. Alla fine a un allenatore ci sono giocatori che piacciono più degli altri, è normalissimo e questo lo devi accettare. Ma alla fine me ne volevo andare".
Il crollo delle prestazioni
—
La seconda stagione, quella 2021/22, è stata quella più complicata. “Il problema maggiore è stato che il tecnico mi metteva davanti un attaccante come Lukaku dopo che avevo vinto la Champions League giocando quasi tutte le partite. È stato un momento duro per me, trovarmi davanti un ottimo giocatore pagato 120 milioni. Romelu era un grande centravanti e dopo essere costato così tanto doveva giocare, sentivo che non ero considerato abbastanza e forse è anche per quello che ho avuto tanti alti e bassi". Ma il problema principale, sottolinea Werner, è stato Tuchel. "L'allenatore che mi ha portato al Chelsea, Lampard, è stato licenziato pochi mesi dopo, il che non è il massimo per chi è arrivato proprio dopo aver parlato con lui. Sono stato sfortunato con il VAR e ho sbagliato alcuni gol, la mia fiducia in me stesso è crollata. Dall'esterno era facile dare la colpa di tutto a me, sia per l'allenatore che per i media. Ma almeno i tifosi mi sono sempre stati accanto, a loro non posso davvero dire nulla". Ma ora il Chelsea è un ricordo e anche abbastanza sgradito...