In Turchia, ma sempre con il cuore in Italia. Emiliano Viviano è il portiere del Fatih Karagumruk, la squadra più...tricolore della Super Lig. Ma non per questo è lontano dalle faccende di casa nostra, che segue con attenzione e non solo per la "sua" Fiorentina. L'estremo difensore, durante una bella chiacchierata ai microfoni di TMW Radio ha parlato un po' di tutto quello che succede in Serie A. Senza dimenticare di raccontare l'esperienza in Turchia...

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Viviano, la testa in Turchia ma il cuore in Italia: “Semplici è una persona eccezionale, Cosmi tenterà il miracolo. Con Giampaolo rapporto non idilliaco, ma…”
In Turchia, ma sempre con il cuore in Italia. Emiliano Viviano è il portiere del Fatih Karagumruk, ma non per questo è lontano dalle faccende di casa nostra, che segue con attenzione. L'estremo difensore ha parlato un po' di tutto quello che...
TURCHIA - Dove gli italiani del Fatih Karagumruk (Viviano, Borini e Bertolacci, più altri ex Serie A come Biglia, Zukanovic e Castro) stanno facendo bene. E il segreto forse è proprio nell'esperienza tricolore. "Senza voler essere presuntuosi, ma in Italia siamo molto preparati dal punto di vista tattico, e lo dice uno che ha giocato in tre campionati diversi. Qui si vive più di forza e di foga, da noi c'è più attenzione all'atmosfera e alle regole". E gli obiettivi non mancano. "L'Europa non è lontana, siamo a 4-5 punti e vogliamo provarci". Anche se le avversarie hanno più qualità. Viviano, per esempio, ha incontrato Ozil prima che il trequartista si infortunasse. "Con lui hanno avuto poca pazienza: non giocava da un anno e mezzo praticamente, e l'hanno subito buttato dentro. Con noi, per esempio, ha giocato benissimo: io ci ho giocato nell'Arsenal e fossi stato un dirigente di Milan o Juventus l'avrei preso subito".

ITALIA - Appunto, la Serie A. Un chiodo fisso, nonostante a Istanbul Viviano stia benissimo. E si parla delle novità in panchina, come Semplici (conosciuto alla SPAL) a Cagliari. "Ho sentito il mister, una persona eccezionale e già questo fa tanto. C'è grande qualità nel relazionarsi coi giocatori. Con un tecnico nuovo poi riesci anche a rendere più contento chi magari prima non giocava, e fai venire fuori una qualità che è indubbia". Un altro...vecchio nuovo è Cosmi. "Serse è un amico, e dico che Stroppa non aveva particolari colpe visto che il Crotone giocava bene: dovevano dare una scossa, e lui ci proverà in ogni maniera a fare il miracolo". Chi invece ha salutato è Giampaolo, con cui non è andata benissimo."La mia esperienza alla Samp si è chiusa per un rapporto non idilliaco con lui, ma è un grande allenatore. Non voglio dare colpe: il Torino non era costruito per lui, e si sapeva. Ha le sue idee, ed è anche difficile fargliele cambiare: quando fa giocare bene le squadre, viaggiano meravigliosamente. Però gli servono determinate caratteristiche: anche un grandissimo come Guardiola fa fatica senza giocatori adatti". Insomma, ne sa di più di Serie A chi sta in Turchia...che chi vive in Italia!
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