Ungheria, fischi ai giocatori inglesi inginocchiati. Southgate: “I bambini influenzati dagli adulti”

Ungheria - Inghilterra, riserva diverse sorprese. In primis, ovviamente il risultato. 1-0 per la nazionale di casa. E poi per la massiccia presenza di spettatori. Questa era una partita che si sarebbe dovuta giocare a porte chiuse. Alla Puskas Arena c'erano invece 30mila bambini, ovviamente accompagnati. E dagli spalti, come riportato dalla BBC, il pubblico si è fatto sentire. Anche troppo, con cori di scherno e fischi ai giocatori inglesi che si sono inginocchiati prima dell'inizio della partita.

ARTICOLO 73 -  La sfida era programmata a porte chiuse per punire l'Ungheria e i tifosi per il loro comportamento a Euro 2020, quando si sono resi protagonisti di cori offensivi e di stampo razzista. Tuttavia, la Federazione ha trovato un appiglio nell'articolo 73 della UEFA che prevede la possibilità, per ragazzi di età pari o inferiore ai 14 anni, di poter assistere alla partita, purché accompagnati da un adulto. Il risultato è stato una grande partecipazione, ma anche di un ennesimo gesto poco aderente ai concetti del Fair Play richiesti dal massimo organismo sportivo internazionale.

DELUSO - Comprensibilmente deluso per il risultato nel finale, Southgate si era amareggiato anche prima del calcio d'inizio: "È una serata in cui devo concentrarmi sul calcio. Non ho idea del motivo per cui le persone dovrebbero scegliere di fischiare il il nostro gesto di inginocchiarsi. La Federcalcio ungherese ha sfruttato un appiglio del regolamento Uefa che consente ai bambini fino a 14 anni di partecipare gratuitamente se accompagnati da un adulto. Ricordo a tutti che il motivo per cui ci inginocchiamo prima di iniziare la partita è legato a un tentativo di educare le persone in tutto il mondo. Probabilmente i giovani presenti allo stadio non potevano saperlo, quindi mi appare evidente che siano stati influenzati dagli adulti presenti. Non faremo alcuna pressione sulla UEFA. Le decisioni spettano a loro. Però teniamo a ricordare che noi abbiamo scelto di prendere una posizione come squadra, tutti sanno in cosa crediamo e in cosa rappresentiamo"