Molti allenatori al mondo, anzi, forse tutti, vorrebbero essere Sir Alex Ferguson. Guardando la bacheca dello scozzese, difficile dare loro torto… Ben 13 Premier League, 2 Champions e una infinità di altri trofei per l’allenatore che più di tutti, numeri alla mano, ha segnato gli ultimi trent’anni di calcio. Anzi, ormai trentacinque, perché il 6 novembre 1986 cominciava la sua avventura alla guida del Manchester United. Dopo di lui, però, a Old Trafford le cose si sono fatte complicate. A cercare di capire i motivi ci pensa Renè Meulensteen, che ha lavorato accanto a Ferguson allo United. Era uno degli allenatori della prima squadra tra il 2007 e il 2013 e in un'intervista a talkSPORT prova a spiegare cosa secondo lui non ha funzionato dopo l'addio di Sir Alex...

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Un ex collaboratore di Ferguson: “United smarrito, senza orgoglio e pieno di gente che è lì controvoglia”

MANCHESTER, ENGLAND - MARCH 06: Harry Maguire of Manchester United reacts after Riyad Mahrez of Manchester City scores their sides third goal during the Premier League match between Manchester City and Manchester United at Etihad Stadium on March 06, 2022 in Manchester, England. (Photo by Laurence Griffiths/Getty Images)
Renè Meulensteen, uno degli allenatori della prima squadra tra il 2007 e il 2013, prova a spiegare cosa secondo lui non ha funzionato a Old Trafford dopo l'addio di Sir Alex...
SMARRITI - “Quando vedo lo United giocare, vedo una squadra completamente smarrita. Non c’è coesione, non c’è organizzazione, non c’è una struttura, nulla delle cose di cui si ha bisogno per fare bene”. Ma di chi è la colpa? Non tanto di chi allena, ma di chi scende in campo. “La cosa più importante quando vai in una squadra è rappresentarla con orgoglio e sappiamo bene che alcuni calciatori che negli anni sono arrivati qui non lo hanno mai fatto. Dopo di che, si sentono sempre voci secondo cui non sono felici e se ne vogliono andare”.
SPOGLIATOIO - Complicato dare torto a Meulensteen: dopo l'addio dello scozzese si sono succeduti sulla panchina di Old Trafford David Moyes, Louis van Gaal, Josè Mourinho, Ole Gunnar Solskjaer e Ralf Rangnick. Gli unici a portare qualche trofeo sono stati l'olandese e il portoghese, ma la Premier League da quel momento è rimasta una chimera. E forse le colpe non sono da imputare esclusivamente a chi guida la squadra. “Se hai uno spogliatoio solido e calciatori che vogliono stare assieme, è più facile che chi va in campo abbia voglia di lottare per i compagni. Ma se c’è gente che vorrebbe essere altrove e gioca quasi controvoglia si vede…”. Insomma, non ci sono più i calciatori attaccati alla maglia dell’era Ferguson. E con loro, evidentemente, se ne è andata anche la possibilità di vincere la Premier...
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