Un anno e… torno: Lukaku e gli altri. Quando la nostalgia della squadra di casa è troppo forte
MILAN, ITALY - MAY 23: Romelu Lukaku of FC Internazionale celebrates with Ashley Young after scoring their team's fifth goal during the Serie A match between FC Internazionale Milano and Udinese Calcio at Stadio Giuseppe Meazza on May 23, 2021 in Milan, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Emilio Andreoli - Inter/Inter via Getty Images)
Romelu Lukaku è stato protagonista di una delle più clamorose trattative di mercato della scorsa estate, ma medita di tornare dopo appena un anno. Non è il primo...
Redazione Il Posticipo
PENTITO
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Romelu Lukaku è stato protagonista di una delle più clamorose trattative di mercato della scorsa estate, ma il suo ritorno in Premier è stato largamente al di sotto delle attese. Fra infortuni e difficoltà il belga non ha trovato continuità di rendimento, ha avuto più di qualche scontro con il tecnico e con la società ed è molto meno devastante rispetto a quando giocava nell'Inter. E adesso medita di tornare dopo appena un anno. Non è il primo...
BONUCCI
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Una parabola molto simile a Lukaku è quella di Leonardo Bonucci, che dopo un solo campionato al Milan, peraltro non indimenticabile, con la maglia del Milan ripercorre a senso invertito la Milano-Torino dopo la “fuga” che ha sorpreso tutti. In rossonero, malgrado le promesse non ha affatto spostato gli equilibri. Alla Juventus invece il ragazzo dopo una scelta definita "poco lucida" e le scuse ai tifosi è tornato a vincere.
Gigi
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Nemmeno Gianluigi Buffon ha resistito davanti alla possibilità di ritornare a casa. Alla Juventus ovviamente: dopo aver chiuso l'esperienza al Psg, il portiere ha firmato un contratto come riserva di Wojciech Szczesny. Con la sua nuova maglia numero 77, Buffon è sceso di nuovo in campo raggiungendo altri traguardi importanti come aver eguagliato il record di presenze in Serie A stabilito dall'ex difensore Paolo Maldini.
APACHE
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Tevez e il Boca Juniors si sono presi e lasciati tante volte. Nel 2015 il primo ritorno, quando il calciatore lascia la Juventus per tornare in Argentina. Resta sino a quando non arriva la proposta dello Shangai Shenhua. Via della seta lastricata da milioni di pesetas. Non sono sufficienti però per vincere la nostalgia. E così nel 2018 l'Apache torna nuovamente alla sua Bombonera dove chiuderà con il calcio giocato nel 2021.
TULIPANO
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Ruud Gullit lascia il Milan, dopo anni di successi, per andare alla Sampdoria dopo alcuni dissapori con allenatore, compagni e società. L'esperienza ligure non è affatto male. L'olandese con gol e personalità conduce i blucerchiati a un lusinghiero terzo posto, ma sente la mancanza del Milan e di Milano. Rientra in rossonero, ma ormai il giocattolo si è rotto. Tornerà nuovamente alla Sampdoria prima di lasciare l’Italia.
SHEVA
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Shevchenko si lascia male, malissimo con il Milan. L'attaccante ucraina giustifica la sua scelta di andare al Chelsea perché Londra avrebbe potuto aiutare i figli a imparare meglio l’inglese. In effetti, regge poco. Per i rossoneri è un tradimento, ma l'ucraino paga un prezzo. La sua esperienza oltremanica è largamente al di sotto delle aspettative e allora decide di tornare in Italia, ma la sua parabola è inesorabilmente in declino.