Umtiti, che guaio: l’infortunio al metatarso rovina i suoi piani e quelli del Barça

Umtiti che guaio. Il difensore francese del Barcellona, come riportato da AS, ha subito la frattura del quinto metatarso del piede destro. Una vero problema per il club catalano, non tanto da un punto di vista tecnico, visto che il calciatore di fatto non scendeva quasi mai in campo, quanto economico. L'ex Lione era da tempo inserito nella lista dei cedibili e il club sperava di potersene privare in questa sessione di mercato per abbassare il monte ingaggi. Niente da fare. Umtiti ha subito un trauma in allenamento. Sarà operato dal dottor Antoni Dalmau, secondo il referto medico rilasciato dal club.

STOP - Lo stop condiziona pesantemente anche il calciatore, che da quando è arrivato in Catalogna ha aperto i conti con la sfortuna e non li ha più chiusi. Umtiti era appena uscito dal Covid. Unico giocatore della rosa a risultare positivo due volte in questa stagione. Il suo futuro era sospeso, in attesa che il club ricevesse un'offerta, cosa che comunque non stava accadendo, nonostante per la prima volta il ragazzo avesse accettato l'idea di lasciare Barcellona. La brutta notizia ha fatto saltare in aria tutti i piani.

SFORTUNA - Sfortuna doppia, dunque. L'assenza dal campo continua a pesare sui conti della società. Da quando ha firmato il rinnovo nel 2018, tutto ciò che ha circondato il difensore centrale francese è stata una spirale di cattive notizie e decisioni sbagliate. La sua caparbietà a non sottoporsi a un intervento chirurgico per la degenerazione articolare del ginocchio sinistro lo ha portato a diventare un giramondo di terapie alternative alla ricerca di una soluzione . Quattro anni dopo, è al punto di partenza.

PESSIMISMO - Dopo l'operazione, il club fornirà una nuova dichiarazione sulla prognosi. Oltre i Pirenei hanno anche provato a sbilanciarsi sui tempi di guarigione. Trattandosi di una frattura al piede, infortunio molto simile a quello patito da Ferran Torres, la tempistica potrebbe tranquillamente assestarsi su circa tre mesi, quanto basta per poter ragionevolmente sostenere che la stagione del difensore centrale sia da considerarsi chiusa con largo anticipo.