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Ucraina, la Premier League valuta iniziative di sostegno prima delle partite. La Cina le oscura

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Calcio e politica, inevitabilmente, si intersecano in seguito ala crisi

Redazione Il Posticipo

Calcio e politica, inevitabilmente, si intersecano in seguito ala crisi Ucraina. E una delle conseguenze è che le partite della Premier League del weekend saranno oscurate dalle emittenti cinesi questo fine settimana a causa delle manifestazioni di solidarietà nei confronti dell'Ucraina. E anche la Russia rischia di restare senza calcio inglese.

INIZIATIVA - Oltremanica, come riportato dal Guardian, la Premier sta studiando nuove forme di sostegno per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti della crisi in Ucraina. Sotto lo striscione "Il calcio sta insieme", i capitani dei club indosseranno le rispettive fasce con i colori dell'Ucraina. La FA ha portato avanti questa scelta invitando a un "momento di riflessione e solidarietà". Tuttavia il partner di trasmissione cinese della Premier, IQIYI Sports, ha informato che le partite non verranno trasmesse nel paese. Non è fra l'altro neanche la prima volta che le emittenti cinesi bloccano la Premier League. Nel 2019 una partita dell'Arsenal è stata ritirata dal programma dopo che l'allora capitano del club, Mesut Özil, aveva criticato il trattamento riservato dai cinesi ai musulmani uiguri. E nel 2020 l'emittente terrestre statale, CCTV, aveva retrocesso le partite della massima serie inglese a canali meno popolari dopo la decisione del governo del Regno Unito di bandire la società cinese Huawei dalla sua rete 5G.

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RUSSIA - Le schermaglie fra  Premier e Cina legate ai diritti audiovisivi hanno anche un altro precedente. PPTV, il suo ex partner di trasmissione nel paese, dopo non aver rispettato il suo contratto durante la pandemia era stata condannata a pagare alla Premier League 156 milioni di sterline a titolo di risarcimento. Soldi che, secondo il Guardian, non sono ancora stati versati. In ogni caso anche la Russi rischia di restare senza Premier. L'amministratore delegato della Premier, Richard Masters, ha confermato che stava rivalutando i suoi contratti di trasmissione in Russia. "È chiaramente in fase di revisione e non vi sono molte via d'uscita. L'idea oscilla fra la sospensione e la risoluzione del contratto".