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Tuchel, un mese per prendersi il Chelsea: “Le mie scelte sono naturali. Rifletto su cosa metta a mio agio me e i calciatori”

(Photo by Neil Hall - Pool/Getty Images 2021)

Dopo solo un mese il Chelsea è un'altra squadra.

Redazione Il Posticipo

Dopo solo un mese, il Chelsea è un'altra squadra. La cura del tecnico tedesco ha portato i suoi frutti. I blues sono tornati in zona Champions e sono in vantaggio nei 180' contro l'Atletico Madrid. Inimmaginabile sino a qualche mese fa. Il segreto del tecnico è seguire l'istinto. Le sue parole sono riprese da Football London.

RIVOLUZIONE - Tuchel ha approcciato al nuovo ambiente come suo solito. "Non sono abituato a parlare di me stesso. Molte scelte derivano dall' intuizione e sono istintive, prese in modo naturale e con ciò con cui mi sento a mio agio. Riesco perfettamente a capire quando i giocatori sono frustrati, o si sentono incompresi perché ritengono che abbia preso delle decisioni ingiuste. Del resto questo gruppo è composto da calciatori di qualità e tutti meriterebbero di giocare. La vera sfida, come allenatore, è quella di non compromettere il rapporto con ogni singolo calciatori. Specialmente con chi gioca poco. E allo stesso tempo saper concedere qualcosa, come un giorno libero. Staccare è importante quanto legare con il gruppo".

 LONDON, ENGLAND - JANUARY 27: Thomas Tuchel, Manager of Chelsea during the Premier League match between Chelsea and Wolverhampton Wanderers at Stamford Bridge on January 27, 2021 in London, England. Sporting stadiums around the UK remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Richard Heathcote/Getty Images)

PROSPETTIVE - Adesso non resta che... proseguire su questa falsariga. "Penso che non sia un piacere giocare contro il Chelsea e questa è una gran buona notizia per noi. Per migliorare non c'è altro modo che conservare la fame e la voglia di migliorarsi. Riesco chiaramente a percepire l'atteggiamento e l'energia in campo. E allo stesso tempo riconosco il legame che caratterizza questo gruppo. Un insieme di fattori che ci rende difficile da battere. Sono assolutamente convinto che il calcio sia uno sforzo collettivo. Concentrarsi sul gruppo, oltre che sull'aspetto tecnico e tattico, è fondamentale per costruire una squadra vincente. Ed è ciò che provo quando vedo i ragazzi allenarsi e giocare. Siamo nella migliore situazione che potessimo vivere".