Tite a ruota libera. Chiede consigli ad Ancelotti e allontana Guardiola dalla panchina verdeoro. Il commissario tecnico del Brasile, a sette mesi dalla Coppa del Mondo in Qatar ha parlato a lungo con Marca analizzando anche alcuni aspetti particolarmente caldi in vista della kermesse. A partire dal suo successore in panchina.

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Tite: “Guardiola il mio successore? C’è ancora tempo per decidere e tanti buoni tecnici brasiliani”
Il commissario tecnico del Brasile, a sette mesi dalla Coppa del Mondo in Qatar ha parlato di alcuni aspetti particolarmente caldi in vista della kermesse.
ADDIO - Tite lascerà la guida del Brasile come annunciato da tempo. Una scelta ponderata. "Fa parte della vita. In ogni aspetto vi sono dei cicli e occorre rispettarli. Io finirò il mio in Qatar e ci sarà un nuovo allenatore. Funziona così, occorre prenderne atto. Ho preso questa scelta in anticipo perché non volevo disperdere energie nel pensare se fosse il caso di continuare. Ho un Mondiale da vincere e per riuscirci occorre anche una certa serenità. Questa esperienza è fantastica, ma anche molto dura. Si dice che Guardiola possa essere il mio successore ma c'è ancora molto tempo. E anche grandi allenatori brasiliani". A proposito di tecnici. C'è un rapporto privilegiato con Ancelotti. "Ci abbiamo parlato nel 2014, quando mi ha aperto le porte del Real Madrid. Mi sono confrontato diverse volte con lui, c'è grande rispetto. Lo ringrazio per l'opportunità".

CONVOCAZIONI - Inevitabile parlare anche di convocati e prospettive. Il Brasile è fra le grandi favorite e una rosa profonda. "In difesa ho tre centrali di altissimo livello. Thiago è ancora il migliore al mondo, Mariquinhos è straordinario, Militao è impressionante. Casemiro non sta vivendo la suq migliore stagione ma il suo livello in nazionale è sempre altissimo. Sono tutti calciatori di grande personalità e non hanno paura di prendersele anche in campo. Sono molto soddisfatto anche del rendimento di Neymar. Sono consapevole, esattamente come lo è anche lui, che vi sarà grande pressione sulla nostra nazionale. Nel tempo trascorso insieme è sempre stato leale, sia in allenamento sia nei momenti trascorsi con il gruppo. A livello comportamentale non ho mai riscontrato un solo problema con lui.".
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