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Thiago Motta: “Non meritavamo di perdere. Va bene essere aggressivi, ma dobbiamo giocare al calcio. Il futuro? Non dipende da me…”

L'allenatore del Genoa paga una unica ingenuità. Un prezzo altissimo e una sconfitta che rischia anche di comprometterne anche il resto della stagione

Redazione Il Posticipo

Alla fine la risolve Gabbiadini. Un finale amarissimo per il Genoa di Thiago Motta che paga, in un derby equilibratissimo, un episodio sfortunato. La Sampdoria si prende tre punti pesantissimi su un errore di costruzione di gioco. Un errore di impostazione della squadra che in quel momento cercava di vincerla, la partita, alzando il baricentro. Il Genoa è anche più bello da vedere, ma è poco pratico. E, soprattutto, è penultimo. L'allenatore del Genoa paga una unica ingenuità, ma il conto ha un prezzo altissimo: una sconfitta che rischia anche di comprometterne anche il resto della stagione. Forse il Genoa dovrebbe essere più pratico...

AMAREZZA - Una sconfitta che può costare tantissimo. Ecco le parole del tecnico del Genoa a DAZN: "Una partita molto complicata, caratterizzata da tanti falli. Non si è potuto giocare. Si è spezzettato troppo il gioco. Il risultato negativo ci penalizza, non meritavamo di perdere, e nessuno di vincere. Continuiamo a lavorare. Dobbiamo uscire con la convinzione che anche in partite del genere dobbiamo mettere palle a terra e giocarla. Va bene essere aggressivi e non dobbiamo perderla, ma quando abbiamo il pallone, dobbiamo costruire e concretizzare- Avevo pensato a diverse situazioni, le scelte che ho fatto sono state dettate dalla convinzione che erano le migliori per una partita del genere. Non ci servono alibi. La Sampdoria non ha creato ma dobbiamo utilizzare meglio il pallone".

FUTURO - Il futuro si complica dopo questa partita. La classifica non è bella. "Il calcio deve essere propositivo. Siamo stati bravi in difesa, in attacco possiamo fare modo di più. Non vedo altro modo di giocare. La squadra deve stare unita. Tutti devono partecipare alle due fasi dell'azione. Questa è la mia idea di gioco, non è solo una questione di possesso palla. Non so se la società avrà pazienza. Se avrò il tempo di farlo non dipende da me..."