Tebas scatenato all'Olé Sports Summit. Il presidente della Liga ha affrontato diverse tematiche legate al suo campionato, al Mondiale e ai cambiamenti nel mondo del calcio. E come consuetudine, non è stato mai banale nelle sue dichiarazioni.

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Tebas: “Messi manca a tutto il calcio, non alla Liga. Gioca in un campionato che è quello che è”
RISULTATI
—Tebas ha aperto con un'analisi a largo spettro del calcio spagnolo. "Tutto è in evoluzione. Ultimamente ho parlato di "big five". Penso che ci sia già una "superlega", a livello economico, che è la Premier League, poi Bundesliga, Liga, quindi Serie A la Ligue 1. Non tutto è uguale sia a livello economico che competitivo. È difficile, per la Spagna, raggiungere la Premier League a livello economico, ma a livello sportivo dall'inizio del secolo, il campionato spagnolo ha vinto 37 titoli europei, tra Champions ed Europa Lega e Premier solo 13. E nelle ultime dieci stagioni la Liga ha vinto il 60% dei titoli. Dobbiamo ricordarcelo, specialmente per non perdere fiducia in virtù dei risultati ottenuti in Champions in questa stagione".

MESSI
—Inevitabile, la domanda su Messi e Ronaldo. E quanto manchino alla Liga. Tebas non lascia spazio alle interpretazioni: "Penso che Messi non manchi solo nella Liga, ma a tutto il calcio, perché il campionato francese è quello che è. Non importa che giochi al PSG, ha un seguito infinitamente minore di quando era al Barcellona. Gli auguro di giocare un grande Mondiale, in modo che tutti potremo rivederlo anche perché non riesco a immaginarmi tanti appassionati che guardano il PSG contro il Nantes. Ovviamente mi manca, non so se ci regalerà una "Last Dance", dipenderà da lui, spero che torni, sarebbe anche un bene per lui tornare al calcio spagnolo, che lo ha visto nascere. Credo sia stato un errore anche per lui rompere il matrimonio con il Barcellona perché anche a livello di marketing il binomio Messi-Barca era molto importante per un giocatore. Per quanto riguarda Cristiano Ronaldo, beh, penso che Messi debba tornare prima di lui. Da quando se ne è andato non mi sembra che siano peggiorati..."
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