Javier Tebas contro tutti, ma soprattutto contro il PSG. Un rapporto evidentemente complicato, quello fra il presidente della Liga spagnola e il club della capitale francese, come si evince dall' intervista concessa all'Equipe.

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Tebas in tackle sul PSG: “Posso mostrare, con i numeri, il raggiro del Fair Play Finanziario”
Un rapporto evidentemente complicato, quello fra il presidente della Liga spagnola e il club della capitale francese.
CRITICA - Immancabile, la stilettata al PSG: "Il PSG non genera i soldi per avere la rosa che ha. Questo provoca una distorsione della concorrenza nell'economia calcistica europea. Non capisco come possano giustificare una rosa da quasi 600 milioni di euro nel momento in cui chi vince la Ligue 1 ne incassa poco più di 45. Ho invitato il presidente del PSG Nasser al-Khelaïfi e il presidente della lega francese Vincent Labrune per mostrargli i numeri che ho a disposizione ma non mi hanno risposto. Mi criticano ma non mi rispondono. Posso dimostrare, con cifre che lo confermano, un raggiro del fair play finanziario. Prima di Messi, il PSG aveva il 40% in più di entrate da sponsorizzazioni rispetto al Manchester United. E il PSG si è liberato di una sanzione per un vizio procedurale".
LIGA - IL PSG è attenzionato da Tebas, ma il calcio spagnolo non se la passa benissimo. E anche il Barcellona ha i suoi problemi. "Il Barça non era morto, altrimenti non avrebbero potuto avere in prestito 500 milioni di euro. Sono più preoccupato per la crisi istituzionale che per la situazione economica. La Liga sta benone. Neymar, Messi e Cristiano Ronaldo se ne sono andati, eppure ho registrato un aumento del 13-14% dalla vendita dei nostri diritti internazionali per le prossime quattro stagioni. È bello averli, ma la nostra strategia non dipende da loro. In Spagna ci sono sempre grandi giocatori".
SUPERLEGA E MONDIALI - Spazio anche per altri due temi caldi come la Superlega e i Mondiali. "La Liga ha sostenuto la UEFA al 100%. Siamo fermamente contrari a un progetto che non vedrà la luce del giorno. Riguardo ai mondiali, Infantino aveva bisogno di 2.400 milioni di euro per il suo Mondiale per Club. Non li ha trovati sul mercato, ed ecco l'idea di un Mondiale ogni due anni. E inventeranno anche un Mondiale per club a gennaio ogni due anni. Tuttavia la FIFA può dire anche che ci sarà un Mondiale ogni settimana, ma posso assicurarvi che i campionati non lo permetteranno".
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