calcio

Per difendere a zona è fondamentale saper marcare a uomo

Non è il modulo a fare una squadra vincente, ma l'interpretazione che ne fanno i giocatori impiegati. Sopratutto in difesa.

Massimo Piscedda

Sono convinto che una squadra di calcio non debba mai essere schiava del proprio modulo di gioco. I calciatori e le loro caratteristiche impongono all’allenatore la maniera migliore in cui giocare.  Non esistono moduli vincenti, sono i calciatori a disposizione che li rendono tali.

Non ci sono moduli vincenti, sono i calciatori che lo rendono tale

Quale miglior schieramento per una difesa? Difesa a tre o a quattro? Questa domanda a volte esce fuori come se fosse il dilemma del secolo. La difesa, come dice la parola. è un reparto dove dovrebbero esserci calciatori che sanno difendere a prescindere di come vengano messi in campo. La differenza dei moduli, purtroppo, è dettata dal fatto che alcuni difensori con lo schieramento a tre rendono meglio anziché in una linea a quattro. Quando ci sono tre difensori sono di solito così impegnati nell'interpretazione del ruolo: due sono marcatori e hanno un punto di riferimento nelle punte avversarie, in molti casi due. L'altro si occupa del raddoppio e della regia difensiva. Il difensore/marcatore rischia anche l’anticipo perché ha una copertura preventiva da parte del centrale, e nella fase di possesso può aiutare il centrocampo nella fase di impostazione. Nella linea a quattro invece non c’è copertura e quindi il difensore deve saper leggere velocemente le situazioni e assorbire eventuali tagli degli esterni avversari. Sono pochi al mondo i difensori con la capacità di fare entrambe le cose e quei pochi appartengono ad una formazione che prima di giocare a zona hanno imparato perfettamente la marcatura a uomo.