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Szczesny vuole vincere. E ha scelto la Juve per farlo

Szczesny ha scelto la Juventus per vincere. E gli importa poco se questa scelta può costargli il Mondiale, dove comunque la Polonia ha poche chance. Il portiere vuole trofei. Beh, in Italia, la Juve sembra la scelta più giusta.

Redazione Il Posticipo

Quando la Juventus chiama, bisogna andare. Molto semplice. Szczesny non ci ha pensato due volte, prima di indossare il bianconero. Una scelta dettata dalla volontà di vincere. Altrove, evidentemente, non ci sarebbe riuscito? Pare di no. La Juventus ha una mentalità vincente. Le parole del secondo portiere della Juventus creeranno qualche malumore in seno alla tifoseria della Roma, ma tant'è. Non è neanche il primo. Anche Pjanic ebbe le stessa sensazione.

Una scelta netta del giocatore

Szczesny è contento della sua scelta. Bene. Anche se a qualcuno è parsa illogica. Perché, proprio nell'anno del Mondiale, accettare l'offerta della Juventus? Beh, a conti fatti, la decisione non fa una grinza. Basta ragionare da professionisti. Szczesny è polacco. E la sua nazionale giocherà in Russia ma senza grandi ambizioni. Dunque, se un calciatore pensa solo alla vittoria e non all'orgoglio di vivere l'avventura mondiale, esserci o non esserci, conta poco. Specialmente se si ha già in tasca la maglia da titolare dal 2018/2019. E l'amor di patria? Pazienza. Per chi vuole vincere, in Italia, non c'è una scelta migliore. Anche se significa sacrificare 12 mesi. Fra l'altro, con un Buffon non sempre in forma, Szcezsny è molto più di un secondo. E nel peggiore dei casi, sta completando l'apprendistato in una società prestigiosa e con un'insegnante d'eccezione. Il migliore.

Szczesny è una garanzia anche per la società bianconera

Anche la Juventus è contenta. La società bianconero ha scelto Szczesny non a caso. Lo scorso anno è stato il miglior portiere del campionato. Quindi l'erede ideale di Gigi Buffon che, con ogni probabilità, toglierà i guantoni a fine stagione. Non c'è aria di rinnovo. La Juventus, come noto, è molto fredda nella scelta del prolungamento dei rapporti professionali. In funzione di ciò, la scelta del portiere polacco è più di un segnale. É una sorta di assicurazione contro gli imprevisti. Qualora il calco di Buffon cominci a tendere ai primi scricchiolii o, peggio, un improvviso crollo, Allegri ha comunque le spalle ben coperte. Tutti al calduccio e felici, dunque. L'Inverno sarà anche alle porte. Ma i pali della Juventus sono al sicuro.

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